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Il Cnel vuole dare più poteri al Cnel

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L'organismo chiede di pesare di più anche nelle politiche europee

Alberto Di Majo
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Il Cnel ha presentato un disegno di legge che ha un obiettivo chiaro: dare più poteri al Cnel. Chi ha sostenuto che il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro sia un ente inutile, autoreferenziale e che sarebbe meglio abolirlo, potrebbe vederci una conferma alle sue tesi. In fondo, però, potrebbe essere sostenuta anche l'argomentazione contraria, cioè che per evitare l'inutilità del Cnel si dovrebbero potenziare le sue funzioni. Fatto sta che il Consiglio nazionale dell'economia e del lavoro, guidato da Tiziano Treu, ha presentato proprio in questi giorni un testo di legge «in materia di potenziamento della funzione consultiva». Nello specifico, si spiega nella relazione introduttiva, il Cnel vorrebbe andare oltre le sue attribuzioni che prevedono «tre categorie di funzioni»: «In un primo gruppo, sono previste le valutazioni che il Cnel può elaborare a richiesta del governo e delle Camere». Si tratta di pareri che riguardano la programmazione economica e sociale anche con riferimento alle politiche comunitarie, rapporti sugli andamenti generali, settoriali e locali del mercato del lavoro e sugli assetti normativi e retributivi espressi dalla contrattazione collettiva su richiesta delle Camere o del governo. Il Cnel può contribuire... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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