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Scontro in Emilia Romagna: "Pd come Cetto la Qualunque. Promette qualsiasi cosa"

Lucia Borgonzoni

Lo scontro in Emilia Romagna. Salvini sfotte Bonaccini: "Dice che porterà anche il Bologna in Champions"

Pietro De Leo
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Il rush finale, l'ultimo miglio di una campagna elettorale in Emilia Romagna in cui la contesa del governo regionale si è trasformata nel duello per indebolire quella nazionale. «Da qui a venerdì 24 mi aspetto di tutto», ha affermato durante un'intervista alla sede regionale della Rai Lucia Borgonzoni, candidata al miracolo di strappare la roccaforte rossa ad un dominio di decenni. «In queste settimane dalla sinistra ho ricevuto molti insulti e sono stata denigrata. Non sarò un genio, ma non sono certo un'oca e nemmeno stupida», ha osservato. Parole in cui c'è tutto il carico di un percorso elettorale pesante, dove la sinistra ha messo in soffitta il proprio patentino moralista legittimando insulti e derisioni verso di lei, nonostante sia una donna. Anche ieri, il leader della Lega Matteo Salvini è stato sul territorio, tirando la volata alla sua candidata e cannoneggiando l'egemonia territoriale del Pd. Attaccando il presidente uscente. «Bonaccini – ha detto Salvini, in un comizio a San Lazzaro di Savena - mi sembra Cetto la Qualunque». E ancora: «Ha promesso autobus gratis, asili gratis, stadio gratis, che ci andava già. E poi il Bologna in finale di Coppa dei Campioni, ricrescita dei capelli, motorini per tutti. Noi invece teniamo i piedi per terra». In città, il leader della Lega ha subito l'usuale contestazione di un gruppo di Sardine, con tanto di cartelli «San Lazzaro non si lega». «In democrazia c'è spazio per tutti – ha reagito Salvini – noi in Emilia Romagna portiamo proposte per il lavoro e la sistemazione dei 5000 alloggi popolari. Loro vanno in giro dicendo che il problema dell'Italia è Salvini. Non vedo l'ora che domenica decidano i cittadini dell'Emilia Romagna». Dando poi spazio ad una giornata di colore: «Sabato e domenica sto con i miei figli. Poi vediamo», per quanto abbia già scandito l'agenda dell'ultimissimo tratto: «Quattro giorni a Bologna, nei mercati e nelle case popolari». L'ex ministro dell'Interno, poi, ha incontrato alcuni pescatori di Comacchio e di Goro, tema strettamente legato al Made in Italy: «Continuo a combattere per difendere la pesca italiana – anche se c'è qualche scemo che vorrebbe che mangiassimo pesce di pessima qualità che arriva dall'altra parte del mondo». Spazio anche agli oneri in carico alle imprese: «C'è tanta voglia di lavoro senza burocrazia. La nostra idea dell'Emilia Romagna è tagliare la burocrazia e non rompere le palle ai pescatori e agli agricoltori». E nella giornata entra anche una polemica sul dissesto idrogeologico. «Sui colli di Bologna cede la strada e un camion della nettezza urbana sprofonda. Il Pd di Bonaccini dovrebbe occuparsi più di manutenzione e sicurezza, anziché boicottare i Comuni come Jolanda di Savoia perché la vicesindaco si schiera con Lucia Borgonzoni», ha attaccato Salvini. Una nota della Lega, infatti, spiega che «a Jolanda di Savoia (provincia di Ferrara ndr) i municipi limitrofi hanno stoppato la collaborazione che prevedeva tre dipendenti comunali "condivisi". Provvedimento ufficializzato negli ultimi giorni e scattato dopo la candidatura della vicesindaco a supporto di Lucia Borgonzoni». Quest'ultima rincara: «Il Pd penalizza un Comune e mette a rischio i servizi perché il vicesindaco è candidato per una lista civica che mi appoggia e non sostiene Bonaccini? Sarebbe gravissimo e testimonierebbe, ancora una volta, l'atteggiamento padronale del Partito Democratico, abituato - come già ha tristemente dimostrato - a considerare le istituzioni come cosa propria. Democratici solo se la si pensa come loro? Spero che Bonaccini chiarisca». Temperatura alta, quindi. Tutto normale.

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