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Sì al processo. Matteo Salvini: "Vado in tribunale a nome del popolo"

La maggioranza diserta. Decidono i leghisti che "condannano" il capo

Davide Di Santo
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Sì al processo a Matteo Salvini. La seduta della Giunta per le immunità del Senato si è conclusa con un "no" alla relazione del presidente Maurizio Gasparri e, quindi, il via libera al procedimento nei confronti dell'ex ministro dell'Interno per il caso della nave Gregoretti. Sarà, però, l'aula ad avere l'ultima parola sulla richiesta del Tribunale di Catania. Leggi anche: "La Lega vota sì", così Salvini manda in tilt Pd e M5s La maggioranza ha disertato la votazione e, come annunciato, i cinque senatori della Lega hanno obbedito all'ordine di Salvini votando contro alla proposta Gasparri. Si sono detti a favore per respingere la richiesta di autorizzazione a procedere i quattro senatori di Forza Italia e uno di FdI. La votazione si è conclusa con un pareggio, ma secondo il regolamento del Senato in questo caso è il "no" a prevalere. "Vado in tribunale a testa alta a nome del popolo italiano. Se mi arrestano, devono trovare un carcere bello grande per tenerci dentro tutti", ha detto il leader della Lega dal palco di San Giovanni in Persiceto, nel bolognese. La piazza lo ha accolto al grido di "Matteo, Matteo". "Sono un cittadino normale che ritiene che i magistrati devono mandare in carcere spacciatori e mafiosi e non ministri che hanno difeso i confini del loro Paese", ha aggiunto Salvini.

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