dalla piazza alla politica

Delirio di onnipotenza della sardina: convoca un vertice con il premier Conte

Carlantonio Solimene

Il movimento delle Sardine è pronto a incontrare il premier Giuseppe Conte "dopo le elezioni in Emilia Romagna". Lo ha detto il frontman dei manifestanti, il bolognese Mattia Santori, che ha detto di voler "raccontare alla politica parlamentare quello che succede nel Paese reale". L'annuncio è arrivato nel corso di una conferenza stampa a Bologna: "Conte aveva fatto un'apertura prima della piazza di Roma", una proposta "non ufficiale, nel senso che non ci era arrivata una lettera di richiesta, ma si era detto disponibile a incontrarci e noi in quel momento avevamo detto che non era il momento - ha spiegato Santori -. Credo che siamo sempre più vicini al momento in cui invece, avendo un grande rispetto per la politica, per la politica parlamentare, sarebbe bello finalmente incontrarsi intanto per raccontarci che cosa è successo e raccontargli quello che sta succedendo". L'obiettivo dell'incontro, che sarà dopo le elezioni regionali del 26 gennaio in Emilia-Romagna e in Calabria, sarà quello di presentarsi "alle forze di governo" in rappresentanza di "tante istanze che ci arrivano un po' da tutte le parti" e "fare una sintesi e dire 'questo è quello che succede nel Paese reale, voi che intenzioni avete?'". Inoltre Santori ha annunciato la manifestazione di domenica a Bologna: "Domenica sarà una giornata epocale, una grande festa per cui prevediamo una grande affluenza: un flusso di circa 30mila persone". "Tutti gli artisti e i cantanti interverranno rigorosamente gratis", hanno chiarito le "Sardine", diffondendo i dati del crowdfunding lanciato a fine 2019: "Abbiamo raccolto circa 70mila euro netti, grazie a 3.028 donatori". Sul palco saliranno - tra gli altri - Afterhours, Subsonica, Marracash, Pif, Moni Ovadia e Alessandro Bergonzoni. "Quando si affronta una campagna elettorale con questa destra, si sa che si verrà invasi da una retorica molto aggressiva e poco rispettosa della dignità delle persone", ha spiegato Santori: "Noi, invece, restituiamo dignita' a un territorio".