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Dai giudici mai una gioia per Matteo Salvini. Carola Rackete, cosa dice la Cassazione

Davide Di Santo
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Dopo la Consulta arriva la Cassazione che ha ribadito che Carola Rackete non andava arrestata. Le decisioni dei giudici danno ancora un dispiacere a Matteo Salvini. La Cassazione ha infatti respinto il ricorso della Procura di Agrigento contro l'ordinanza che lo scorso 2 luglio aveva rimesso in libertà la comandante della nave Sea watch3 approdata a Lampedusa, dopo aver forzato il blocco e una collisione con una motovedetta della Guardia di Finanza. Gioisce il parlamentare del Pd Matteo Orfini: "La Cassazione ha appena dato ragione a Carola Rackete, escludendo il reato di resistenza e violenza a nave da guerra. Quindi il suo arresto fu immotivato. Un abbraccio affettuoso a Matteo Salvini e Giorgia Meloni".  Intanto il leader della Lega continua a sparare a zero contro la decisione della Corte costituzionale che ha respinto il referendum leghista sulla legge elettorale. La decisione della Consulta allontana la democrazia, allontana i cittadini dai palazzi", ha detto a Catanzaro Salvini: "La Consulta è una delle ultime sacche di resistenza del vecchio sistema e dice che di legge elettorale, di Parlamento e di governo, si possono occupare solo i partiti, non gli italiani, che non devono occuparsene".

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