Legge elettorale, bocciato il referendum. Salvini: vergogna. E Di Maio gode
La Corte costituzionale dichiara inammissibile il quesito della Lega. Pd e 5Stelle brindano: ora il proporzionale
La Corte costituzionale dice no al referendum sulla legge elettorale sostenuto dalla Lega. La Consulta ha dichiarato inammissibile la quesito per abrogare le norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi e trasformare il sistema in un maggioritario puro perché "eccessivamente manipolativo". La reazione del leader della Lega Matteo Salvini è immediata: "È una vergogna, è il vecchio sistema che si difende. Pd e 5stelle sono e restano attaccati alle poltrone. Ci dispiace che non si lasci decidere il popolo: così è il ritorno alla preistoria della peggiore politica italica", ha detto il senatore. Boccata d'ossigeno per le forze di governo che puntano al Germanicum, proporzionale con soglia di sbarramento al 5%. "Seguiamo la strada del proporzionale affinché tutti i cittadini italiani siano effettivamente rappresentati in Parlamento", ha detto il capo politico M5S Luigi Di Maio.