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Legge elettorale, bocciato il referendum. Salvini: vergogna. E Di Maio gode

La Corte costituzionale dichiara inammissibile il quesito della Lega. Pd e 5Stelle brindano: ora il proporzionale

Davide Di Santo
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La Corte costituzionale dice no al referendum sulla legge elettorale sostenuto dalla Lega. La Consulta ha dichiarato inammissibile la quesito per abrogare le norme sulla distribuzione proporzionale dei seggi e trasformare il sistema in un maggioritario puro perché "eccessivamente manipolativo". La reazione del leader della Lega Matteo Salvini è immediata: "È una vergogna, è il vecchio sistema che si difende. Pd e 5stelle sono e restano attaccati alle poltrone. Ci dispiace che non si lasci decidere il popolo: così è il ritorno alla preistoria della peggiore politica italica", ha detto il senatore. Boccata d'ossigeno per le forze di governo che puntano al Germanicum, proporzionale con soglia di sbarramento al 5%. "Seguiamo la strada del proporzionale affinché tutti i cittadini italiani siano effettivamente rappresentati in Parlamento", ha detto il capo politico M5S Luigi Di Maio.

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