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Salvini umilia Di Maio. Perché non sanno fare i ministri

«È colpa di Salvini, anche se sono al Governo dall'estate. Questo ritornello è un po' noioso». Così Matteo Salvini, leader della Lega, intervenendo a Radio24. «È colpa di Salvini anche se Trump attacca e avvisa tutti tranne che l'Italia, cambiassero ritornello» aggiunge. In merito al problema libico, Salvini ricorda come «fino ad agosto l'Italia era il primo interlocutore, io stesso ho incontrato il premier e vari ministri più volte. E la situazione era sotto controllo, siamo a gennaio e in Libia ci sono i militari turchi, russi, egiziani, francesi e tutti, e nessuno chiama più gli italiani. Se non sono capaci di fare i ministri, facciano altro nella vita». Salvini, rispondendo a una domanda, spiega che «se fossi ministro sarei in Libia, e non a Palazzo Chigi a parlare di legge elettorale con Zingaretti. Se dai ragione a tutti, come fanno Conte e Di Maio, fai incaz...tutti, e perdi di credibilità, e allora chiamano altri». Anche ieri aveva rincarato la dose: "L'Italia conta zero - aveva detto Salvini - Conte-Di Maio-Zingaretti scomparsi".  Per approfondire leggi anche: SALVINI MINACCIATO DI MORTE Di crisi libica ha parlato anche il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio. «La situazione sul terreno in Libia è molto delicata, ma questo non significa che l'Ue debba restare immobile. Ne ho parlato ieri sera a Roma con l'alto rappresentante per le politiche Ue, Josep Borrell, con il quale abbiamo affrontato anche il dossier iraniano. Fra poco sarò a Bruxelles, per un vertice straordinario insieme ai miei omologhi europei di Francia, Germania, Gran Bretagna e con lo stesso Borrel. Fino all'ultimo abbiamo provato con la missione in Libia, ma dopo l'attacco all'Accademia militare, che abbiamo condannato con forza, sono ovviamente venute a mancare le condizioni di sicurezza». Lo scrive su Facebook il ministro degli Esteri Luigi Di Maio che aggiunge: «Continuiamo tutti a ritenere che non esista alcuna soluzione militare e ne discuteremo in sede Europea. Come Italia abbiamo peraltro ottenuto che al Consiglio Affari Esteri di venerdì si parli, oltre che di Iran, anche di Libia, che per noi è la priorità. L'Ue, questa volta, dimostri di saper fare l'Ue».

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