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Rula Jebreal: sono sotto choc, così mi hanno censurata al Festival di Sanremo

Davide Di Santo
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Rula Jebreal torna a parlare della sua mancata partecipazione al Festival di Sanremo. Chiamata da Amadeus per condurre insieme una delle serate sul tema della violenza sulle donne, la giornalista di origini palestinesi con cittadinanza italo-israeliana è stata travolta dalle critiche dopo che Dagospia ha anticipato la notizia mentre la Rai ha deciso di non concretizzare la collaborazione. "Sono sotto choc", ha detto la Jebreal in un'intervista a Gad Lerner pubblicata su Repubblica.  Per approfondire leggi anche: Rula Jebreal a Sanremo, la svolta radical chic di Amadeus "Con lo staff della direzione artistica ho cominciato a raccogliere i dati Onu e a preparare il monologo che avrei dovuto presentare nella serata inaugurale", spiega la Jebreal, popolare in Italia per la partecipazione  a molti talk show. Poi lo stop: "Ho capito che insorgevano delle difficoltà quando l'Ufficio scritture della Rai ha iniziato a tergiversare sul contratto (...). Sabato scorso mi hanno telefonato pregandomi di fare io il passo, di rinunciare spontaneamente. Mi sono rifiutata. Gli ho mandato un messaggio scritto: se volete censurarmi dovete essere voi ad assumervene la responsabilità". La giornalista si sente sotto attacco perché "qualcuno si è spaventato che venisse offerta una ribalta a italiani nuovi, a persone diverse come me". Lerner allora tira in ballo Matteo Salvini. E lei: "Non so, non posso dirlo, sono sotto choc. Certo in Rai c'è un brutto clima e gli attacchi sono partiti da persone a lui vicine. Trasmettono un' immagine chiusa, vecchia dell' Italia. Cosa vuol dire essere italiani? Avere tutti la pelle dello stesso colore e le stesse idee?".

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