Matteo Salvini apre alla candidatura per governatore della Campania di Stefano Caldoro, proposta da Silvio Berlusconi. «Lui ha governato bene, positivamente», ha detto a margine di un'iniziativa a Napoli. «Non ho titolo per dare patenti di bocciatura o meno - ha proseguito - Il nome del presidente non spetta a me, conto che la squadra trovi un accordo il prima possibile. Spero che la Lega sia il primo partito, perché qui non abbiamo mai eletto un consigliere regionale e mi piacerebbe entrare con persone competenti. Mi piacerebbe fossero loro ad occuparsi di rifiuti perché qui è un disastro e l'incapacità si somma alla connivenza». «In Campania - ha aggiunto - abbiamo una buona classe dirigente a Caserta, a Salerno e a Benevento. I sindaci sono sempre un passo avanti. La lista della Lega alle regionali sarà formata da donne e uomini che cambieranno la regione. Noi alle regionali in Calabria non ci siamo neanche presentati. Quando passi da zero a 20 punti si avvicina molta gente: alcuni sono benvenuti, altri meglio evitarli». Quindi - ha concluso Salvini - ci mettiamo qualche settimana in più a fare le liste: preferisco dire di no, più che dare dei sì di cui pentirmi più avanti». Ma proprio sulla Calabria è esplosa la polemica in casa del partito Democratico. È stato il governatore uscente, Mario Oliverio, a portare il tema nella riunione dem. Nella regione da tempo si consuma un confronto interno al Pd con il presidente uscente pronto a correre per un secondo mandato e il partito invece schierato su un'altra strada, quella di una candidatura diversa. Scelta che si è poi concretizzata con la discesa in campo del «re del tonno», Pippo Callipo. Oliverio, a quanto viene riferito, avrebbe detto in Direzione di essere disposto a un passo indietro, a rinunciare a candidarsi anche senza il sostegno Pd, ma avrebbe chiesto «un riconoscimento alla sua dignità» e soprattutto «un rinnovamento». Un rinnovamento che per Oliverio non è rappresentato da Pippo Callipo. Nei giorni scorsi, il governatore uscente aveva risposto all'appello delle Sardine calabresi. «Fate tutti un passo indietro in nome di una rigenerazione della classe dirigente», aveva scritto su Fb, Jasmin Cristallo, referente della Sardine in Calabria. Un appello raccolto da Oliverio che si era detto disponibile a rinunciare alla candidatura e invitava Callipo e anche il candidato M5S Aiello a fare altrettanto per convergere tutti su una candidatura di rinnovamento.