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Lezione di Mattarella agli studenti: evasione fiscale problema grave e indecente

Maria Grazia Coletti
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Monito del presidente della Repubblica Sergio Mattarella: "l'evasione fiscale è un problema grave e indecente". Scuola-Quirinale. Il Capo dello Stato sbotta parlando in maniera esplicita davanti una delegazione di studenti romani, abruzzesi, milanesi, calabresi e marchigiani ricevuti oggi al Quirinale. Rispondendo a una domanda di alcuni studenti ospiti al Quirinale («Perché in Italia è così difficile combattere la piaga dell'evasione fiscale?»), il Capo dello Stato afferma che «l'evasione fiscale è l'esaltazione della chiusura in sé stessi, dell'individualismo esasperato. È un problema serio in molti Paesi. Lo è nel nostro. Vi sono Paesi in cui è molto più grave, vi sono Paesi in cui invece il senso civico di ciascuno lo ha quasi azzerato». Secondo Mattarella si tratta di «un problema grave perché significa ignorare che si vive insieme e che la convivenza significa contribuire tutti insieme - come dice la Costituzione, secondo le proprie possibilità - alla vita comune. Chi evade cerca invece di sottrarsi a questo dovere, di sfruttare le tasse che pagano gli altri per i servizi di cui si avvale. È una cosa, a rifletterci, davvero indecente, perché i servizi comuni, la vita comune è regolata dalle spese pubbliche. Se io mi sottraggo al mio dovere di contribuire sto sfruttando quello che gli altri pagano, con le tasse che pagano. E questa è una cosa di particolare gravità».   "L'evasione fiscale è calcolata nell'ultimo documento ufficiale dell'anno passato circa 119 miliardi di euro: una somma enorme. Se scomparisse, le possibilità di aumentare pensioni, di aumentare stipendi, di abbassare le tasse per chi le paga, e così via, sarebbero di molto aumentate», prosegue Mattarella sottolineando che «il problema è di norme, di interventi, di controlli, di verifiche - che stanno dando qualche risultato - ma è soprattutto di cultura e di mentalità, di capire che in un'associazione, in una società, in una convivenza, tutti devono contribuire allo sforzo comune. C'è chi lo fa con onestà e c'è chi lo fa sfruttando quanto gli altri fanno: e questo non è giusto". All'incontro con le scuole hanno partecipato gli studenti dell'I.I.S. Caterina da Siena e ITAS Giulio Natta di Milano; I.I.S. Montauti Delfico di Teramo; Liceo Artistico Preziotti Licini di Fermo - Porto San Giorgio; Liceo Classico Dante Alighieri di Roma; Liceo Amaldi di Roma; Liceo Scientifico Filippo Silvestri di Portici (NA); I.I.S. Piria di Rosarno (RC); Convitto Cutelli di Catania; delegazioni dei Licei Albertelli, Keplero, Kennedy e Visconti di Roma.  Tutti gli studenti, mai così così attenti, hanno ascoltato la lezione del capo dello Stato, salito in cattedra al Quirinale.

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