crisi mes
Il salva Stati slitta a gennaio. Ma si continua a litigare
L'Eurogruppo si chiude con lo slittamento dell'approvazione del Mes a gennaio. Ma resta intatto lo scontro politico. "Io sono fiducioso che su questa base sia possibile raggiungere un consenso all'interno della maggioranza perché complessivamente è una situazione migliore di quella di partenza". Così il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri al termine dell'Eurogruppo, che ha parlato anche di "demagogia assolutamente priva di fondamento di Salvini e della destra". "E' stato raggiunto l'obiettivo di non finalizzare l'accordo oggi per consentire al Parlamento di esprimersi, poi il Parlamento farà le sue valutazioni e sono fiducioso che darà un'indicazione positiva", ha aggiunto Gualtieri. Per approfondire leggi anche: Mes, Gualtieri: "Raggiunto accordo, ottenute modifiche" E ancora: "Quello che è stato definito è un accordo di principio che dovrà essere finalizzato in linea con le procedure nazionali, quindi non è stato ancora finalizzato". Così il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri al termine dell'Eurogruppo. "Abbiamo ottenuto una cosa importante che è la possibilità di una sub aggregazione dei titoli", ha spiegato Gualtieri, "una cosa molto tecnica ma che per l’Italia era importante e che sarà esplicitamente menzionato nelle conclusioni di Centeno. Questo aspetto richiederà un lavoro aggiuntivo all’inizio dell’anno nuovo, solo dopo il quale sarà possibile la finalizzazione dell’accordo, e poi la firma e le procedure di ratifica". "E' importante anche che per quanto riguarda il backstop sono state respinte tutte le ipotesi di condizionalità, quindi si tratta di uno strumento di mutualizzazione delle risorse senza alcuna condizionalità, che è il primo a livello europeo. Per quanto riguarda l'Unione bancaria è stata una discussione molto lunga e difficile, che si è tradotta nel fatto che dovremo continuare a lavorare su questo tema. Abbiamo ottenuto l'eliminazione dalla roadmap di riferimenti di modifica al trattamento prudenziale dei titoli sovrani e il lavoro dovrà continuare - ha aggiunto Gualtieri - da questo punto di vista non è stata presa nessuna decisione dannosa per l'Italia e questo era molto importante". Il ministro dell'Economia getta acqua sul fuoco ma le frizioni nella maggioranza e con l'opposizione sono tutte lì.