In tempi di "gretismo" spinto il governo ha deciso di tagliare l'Iva sugli assorbenti: dal 22 al 5%.Ma attenzione, non su tutti. Solo su quelli compostabili e biodegradabili. Il ragionamento che sottintende questo provvedimento è semplice: visto che la tassa deve restare per non perdere troppi soldi, meglio dare un contentino mascherandolo da gentile concessione in salsa green. Eppure, esultano le 32 deputate capitanate da Laura Boldrini che avevano chiesto di tagliare la «tampax tax», come se avessero vinto una grande battaglia. Non rendendosi conto che hanno fatto scoppiare una guerra. La maggioranza delle donne, infatti, si è accorta del trucco. Ed è insorta. Soprattutto contro il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri. Il suo profilo Twitter è stato inondato di commenti al vetriolo. Gli assorbenti "ecologici", infatti, sono un prodotto di nicchia: sono difficilissimi da trovare al supermercato, costano di più di quelli normali e sono poco pratici per il fatto che vanno sostituiti più spesso. Il tema era stato sollevato nelle settimane scorse dalla Boldrini che, con un emendamento al dl fiscale, aveva chiesto di abbassare l'Iva dal 22 al 10%. Proposta subito respinta in commissione Finanze alla Camera. La parlamentare del Pd, però, non si è data per vinta, e ha raccolto accanto a sé una squadra di altre 31 deputate, provenienti da vari partiti, per chiedere al governo di ripensarci con lo slogan «il ciclo non è un lusso». Ecco allora che giovedì Gualtieri le ha ricevute e l'intesa è stata raggiunta. A darne l'annuncio è stato lo stesso ministro con un tweet trionfalistico: «Tagliata la tampon tax. L'Iva su tamponi e assorbenti compostabili e biodegradabili passa dal 22 al 5%. Un primo segnale di attenzione per milioni di ragazze e donne nel decreto fiscale su cui abbiamo lavorato con le deputate di maggioranza di #Intergruppodonne». Per la senatrice grillina Alessandra Maiorino adesso «il Paese è più civile». Anche la viceministra dell'Economia, Laura Castelli, ha parlato di «segnale di civiltà con una svolta green». La reazione delle italiane, però, è stata... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI