Palazzo Chigi è un cantiere
Cantiere Palazzo Chigi. Eh sì, perché dopo il via ai lavori di ristrutturazione nell'appartamento presidenziale di cui Il Tempo ha dato conto ieri, ecco un altro rinnovo locali, per dirla in gergo comune. Che riguarda, stavolta, il bar che si trova al quinto piano della sede di Galleria Alberto Sordi, sempre una sede della Presidenza del Consiglio. La richiesta di preventivo è partita a fine luglio di quest'anno. E il piano delle spese prevede un importo di 20.902,73 euro più Iva. Andando a leggere nel dettaglio del preventivo, si vede ad esempio il rifacimento delle pavimentazioni (1.117 euro di spesa preventivata) sostituendo in molte parti il parquet, la «tinteggiatura con idropulitura», e ancora rifiniture e massetti. E poi l'impiego della manodopera, con 3.800 euro circa previsto per il lavoro di operai specializzati per portare a termine mansioni come «smontaggio cucina dei gazebo» e la «sistemazione dell'impianto di illuminazione esterna del terrazzo e interna del salone». Il «cantiere Palazzo Chigi» non finisce qua. Infatti, qualche settimana fa, un «ordine di intervento» del Dipartimento per i servizi strumentali (ufficio patrimonio, gare e contratti) della Presidenza del Consiglio dei ministri ha dato disco verde ad una serie di lavori per «l'integrazione e rafforzamento del sistema di sicurezza passiva per Palazzo Chigi sull'accesso veicolare di via dell'Impresa», alle spalle di Piazza Colonna. In questo caso, il costo dei lavori è di 57.800,35 euro più Iva. Tra i lavori previsti, c'è l'implementazione del sistema di videosorveglianza e la messa a dimora di un dissuasore automatico antisfondamento. La necessità di queste opere, infatti, sono dettate dall'«urgente necessità di eseguire l'adeguamento funzionale dell'accesso veicolare alla sede da via dell'Impresa secondo quanto indicato nell'ambito del Comitato per l'Ordine e la Sicurezza il 23 giugno 2017». Ma c'è anche un'altra spesa che riguarda il Palazzo del Governo, relativa alle forniture di uniformi. Una determina del Segretariato Generale, datata 14 agosto 2019, se ne occupa. E riporta la citazione di due note, entrambe risalenti al marzo di quest'anno. In una, è stata richiesta «la fornitura di n.34 uniformi per addetti alle anticamere particolari di Palazzo Chigi, n.5 cappotti e n.5 paia di guanti, per il personale addetto all'anticamera del Presidente del Consiglio dei ministri, che svolge compiti di accoglienza delle autorità nelle cerimonie solenni, classificabile come servizio esterno». Un'altra nota, invece, «pervenuta dal Servizio coordinamento, attività statistica e affari generali», chiedeva «la fornitura di n.5 uniformi per il personale addetto alle segreterie politiche dei ministri e n.3 uniformi per il personale che presta servizio presso le restanti anticamere». Oltre a quello, poi, nella determina si considerava «l'esigenza da parte del Servizio gestioni automezzi e passi per la fornitura di 24 uniformi per autisti e addetti all'ufficio passi». Dunque, il provvedimento autorizzava la procedura negoziata «per un importo complessivo presunto pari ad euro 90.000 iva esclusa». E veniva dunque autorizzata una «procedura sottosoglia». Alla fine della quale è risultata vincente, per migliore offerta economica che ammonta a 77.968, la Fraizzoli Srl, che competeva assieme ad altre due aziende. Si tratta di una nota casa manifatturiera fondata da quello che fu uno storico presidente dell'Inter, Ivanoe Fraizzoli, poi passata attraverso una cessione di proprietà. Un'azienda di quasi un secolo, partita nel campo della confezione delle divise militari si è poi affermata in altri settori, come il personale di hotel e l'equipaggio di navi da crociera.