Carfagna "sedotta" da Renzi? Poi arriva la smentita
La deputata azzurra lancia la bomba: "Se Matteo non sostiene più il governo tutto è possibile"
Forza Italia fibrilla fra chi esprime posizioni più moderate e chi punta invece su quelle più sovraniste, ma l'azzurra Mara Carfagna ribadisce che il suo campo politico «è e resterà il centrodestra». Intervistata sul palco de Linkiesta festival, la esponente di Fi viene sollecitata sulle possibili tentazioni da parte di alcuni forzisti di 'sconfinarè fuori dal centrodestra, in un 'territoriò come quello di Italia Viva di Matteo Renzi. Carfagna però sgombra il campo: «Tra il mio percorso e quello di Renzi non possono esserci sovrapposizioni, lui è nell'altra metà campo e sostiene un governo di sinistra». E a chi le chiede se configura l' ipotesi di una convergenza che porti a 'Forza Italia Vivà, Carfagna risponde con una provocazione che non ha esattamente i toni di una apertura: «Se Renzi dichiarasse di non voler sostenere più il governo di sinistra ma di avere altre ambizioni, Forza Italia Viva potrebbe essere una suggestione». Sono toni con cui la azzurra ex ministra sembra piuttosto suggerire all'ex premier di chiudere la porta al governo M5S-Pd. Ma il malpancismo dei forzisti antisovranisti la Carfagna non lo nega. «Non so cosa accadrà nei prossimi giorni, ma molti dopo 25 anni non si sentono a proprio agio in Forza Italia». Alla ex titolare del Dicastero delle pari opportunità una certa sulbalternità presente in Fi nel rincorrere forze politiche sovraniste, come la Lega, non piace, come l'astensione del suo partito dal voto in Senato per la creazione della Commissione sul razzismo e sull'antisemitismo proposta dalla senatrice Liliana Segre Per Carfagna «oggi siamo in un Paese in cui una sopravvissuta all' olocausto viene insultata, si fa più fatica a fare emergere posizioni di civiltà». E ribadisce che è stato commesso un errore, «per sudditanza psicologica». Un errore che per la ex ministra a Forza Italia fa del male in termini di consensi. Il no della esponente di Fi all'inseguimento del salvinismo e la visione di un partito come forza moderata vengono subito colti da Renzi. Nella sua intervista seguita a ruota, sempre a Linkiesta festival, il leader di Italia Viva sottolinea che «una parte in Fi che non sta in un disegno sovranista anche se è annacquato, come quello che Salvini sta facendo». Renzi quindi si lancia in un invito. E anche piuttosto esplicito: «Porte aperte a chi vorrà venire a far parte del progetto non come ospite ma come dirigente, vale per Mara Carfagna e altri, ma non tiriamo la giacchetta. Italia Viva è l'approdo naturale per tutti. È questione di tempo». E se la ex ministra la giacchetta non se la fa tirare, ci pensa invece il Pd a 'tirare le orecchiè a Renzi. Ci pensa Stefano Vaccari della segreteria nazionale dem: «Caro Renzi, la destra si sconfigge governando bene e difendendo il Governo, non occupando solo poltrone per paura degli elettori. Tu continui ad attaccare il Pd». Fra le reazioni alle esternazioni di Carfagna e Renzi anche quella del leader della Lega Matteo Salvini, che suona così: «spero che qualcuno che ha fatto il ministro grazie al centrodestra non passi a sinistra per amore di poltrona». Non la manda a dire Anna Maria Bernini, presidente dei senatori di Fi che accusa Renzi «in piena trance agonistica» di presentare «Italia Viva come la nuova casa dei liberaldemocratici» e di lanciare «un'improbabile opa su Forza Italia».