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Un Conte in sospeso

Il governo patisce la disfatta umbra. Di Maio: "Fallito l'esperimento con il Pd". La spallata vera adesso può arrivare...

Franco Bechis
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Sembra che quei quattro gatti di elettori di fronte a cui il premier Giuseppe Conte faceva spallucce con sufficienza siano diventati un problema per il suo governo. La sconfitta sonora dell'alleanza rosso-gialla alla sua prima prova elettorale brucia anche ai piani alti dei partiti della coalizione che regge l'esecutivo, con la sola eccezione di Matteo Renzi che furbescamente si è sottratto sia al test elettorale che alla disgraziata foto di Narni. Dalla piccola verde regione è arrivata una scossa evidentemente non messa in conto dall'esecutivo. Che non cadrà- intendiamoci- travolto dalla brava Donatella Tesei, ma inizia a ballare con il terrore di una nuova schicchera di ben altro voltaggio che potrebbe arrivare dalla Calabria ma soprattutto dall'Emilia Romagna. E la picconata principale all'attuale assetto di palazzo arriva dal Movimento 5 stelle. Luigi di Maio, il capo politico che aveva scelto di sperimentare subito proprio in Umbria l'alleanza operativa con il Pd (perché temeva un brutto risultato andando da solo, ma non pessimo come quello uscito dalle urne), ci ha messo pochi minuti ieri a liquidare e seppellire l'alleanza locale che si è rilevata una cattiva strada. Di Maio ci ha abituato nei mesi... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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