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Caos Rai, la misteriosa mail di Salini che imponeva il monologo di Conte

Finisce in rissa

Carlantonio Solimene
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Non si placa la polemica sul clamoroso flop (7% di ascolti in prima serata) realizzato dallo speciale Tg1 sulla «Guerra di Erdogan» aperto da una lunga intervista al presidente del Consiglio Giuseppe Conte (35 minuti) totalmente fuori contesto (si è parlato sostanzialmente della manovra). Nell'ufficio di presidenza della Commissione di Vigilanza Rai ieri il centrodestra si è schierato compatto per proporre una risoluzione che chieda un immediato «riequilibrio» dell'informazione su Rai 1, anche considerando l'ospitata concessa a Virginia Raggi nella trasmissione «Da noi a ruota libera», sempre sulla rete ammiraglia. Non solo, Mulè (Fi) e Capitanio (Lega) hanno svelato l'esistenza di una mail dell'ad Salini ai dirigenti per informare del cambio di palinsesto effettuato per ospitare l'intervista di Conte. Mail, però, che non sarebbe stata inviata alla direttrice di rete Teresa De Sanctis, «scavalcata» nella decisione. Per questi motivi, il centrodestra ha invocato un'audizione dello stesso Salini e del direttore del Tg1 Giuseppe Carboni. Mentre Anzaldi (Pd) replica. «Se esisteva una mail, perché la questione non è stata posta all'attenzione del presidente della Vigilanza Barachini, del Cda Rai, dell'azionista ministero dell'Economia, dell'Usigrai, dell'Ordine dei giornalisti? Un dirigente che ritiene di aver subito un abuso aziendale si rivolge ad alcuni parlamentari di opposizione per una polemica pre-elettorale invece che agli organismi istituzionali previsti?». La querelle resta aperta.

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