Sulla manovra si tratta ancora
Dopo la lettera Ue Conte rassicura: "Non sarà stravolta in aula". Ma l'accordo nella maggioranza ancora non c'è
Multe per chi non ha il Pos, e soglia del contante a 2mila euro, scatteranno nel luglio 2020. Trattative per il regime di tassazione sulle Partite Iva. E novità per la Pubblica amministrazione con lo sblocco dello scorrimento per le graduatorie 2019. Dopo l'ennesima nottata di trattative, la manovra ha contorni un po' più chiari, anche se rimangono ancora alcuni dettagli da sciogliere e la Commissione europea preme: "Entro domani aspettiamo chiarimenti" scrive nella lettera inviata all'Italia in cui chiede più informazioni su saldo strutturale e spesa. Il premier Conte rassicura che non ci saranno stravolgimenti in aula: "Sulla Legge di Bilancio non temo il confronto parlamentare" dichiara il presidente del Consiglio. Di fatto però l'accordo nella maggioranza ancora non è stato raggiunto. Le rassicurazioni del premier, dopo le tensioni nella maggioranza, arrivano dopo un incontro a Torino. "Il confronto di ieri è servito a raccogliere meglio le sensibilità e le istanze delle forze politiche. D'altra parte nell'operare una sintesi di differenti sensibilità, di differenti premure di varie forze politiche, è normale che ci siano confronti e dialoghi e che ci possa essere un supplemento di riflessione" dichiara Conte. "Certo, una volta che questo supplemento c'e' e lo continueremo ancora perché il decreto fiscale lo abbiamo chiuso ma non ancora il disegno di bilancio, una volta operata la sintesi - ha osservato il premier - non possiamo poi, durante l'iter parlamentare riaprire completamente le prospettive". "Ci sarà la possibilità di interloquire con i parlamentari da cui possono venire proposte migliorative della legge di bilancio ma non potrà essere stravolta perché allora vuol dire che la sintesi che abbiamo raggiunto viene messa in discussione", conclude il premier. Ma nella manovra ancora alcuni dettagli importanti restano da sciogliere. SUPER BONUS BEFANA. Chi userà la moneta elettronica per pagare determinate spese a rischio evasione, sarà premiato con un rimborso del 19%. Il bonus, che pare potrebbe arrivare ai 500 euro, verrà ridato ai cittadini all'inizio dell'anno successivo alle spese: per questo si è parlato di regalo della Befana. Non è stato ancora diffuso un elenco ufficiale delle categorie che rientreranno in questo meccanismo: si ipotizza che saranno elettricisti, idraulici, forse ristoranti e alberghi. LE MULTE PER CHI NON USA IL POS. Una delle maggiori preoccupazioni di Luigi Di Maio sono state le nuove multe agli esercenti che rifiutano di usare il Pos. Si è deciso di farle partire dal 1 luglio 2020, spingendo contemporaneamente per ridurre le commissioni bancarie, tentando di azzerarle nel caso di piccoli importi. Il negoziante che rifiuta di usare il Pos dovrà pagare una sanzione di 30 euro più il 4% della transazione non accettata. Anche l'abbassamento della soglia autorizzata per l'uso del contante, da 3mila a 2mila euro, scatterà a metà dell'anno prossimo. PIU' CARCERE SOPRA I 100MILA EURO D'EVASIONE. L'inasprimento del carcere entra nel Dl Fisco ma sarà sospesa fino alla conversione in legge. Lo stesso dovrebbe avvenire per la confisca per sproporzione, ora in vigore per i mafiosi. Il carcere massimo applicabile, che dovrebbe scattare nel caso di 100mila euro di evasione (non più 50mila) salirà da 6 a 8 anni. LE PARTITE IVA. Le polemiche degli ultimi giorni, da parte di Italia Viva e soprattutto del M5S, si sono concentrate nella difesa delle Partite Iva. Verrà mantenuta la Flat Tax del 15% attualmente in vigore per chi ha ricavi fino a 65mila euro. Non scatterà una nuova aliquota agevolata per chi si colloca tra i 65 e i 100mila euro. Dovrebbe poi restare il regime dei minimi per coloro che dichiarano meno di 30mila euro. Incertezze restano attorno al regime forfettario per chi dichiara tra i 30 e i 65 mila euro. Conte e Gualtieri, a quanto si è potuto ricostruire, spingono per il passaggio ad un regime analitico, dichiarando cioé le proprie spese voce per voce. Con il forfait, invece, talvolta è possibile fruire di generose riduzioni concesse a prescindere dalle spese effettivamente sostenute. SBLOCCO SCORRIMENTO GRADUATORIE 2019. Le graduatorie dei concorsi approvate nell'anno 2019 saranno utilizzate, mediante scorrimento, per un ulteriore 30% dei posti banditi, entro il limite triennale di efficacia previsto dalla legge. Inoltre, con un emendamento al Dl Imprese, verranno prorogate al 30 settembre 2020 le graduatorie degli idonei 2011-15. Nel giro di qualche settimana sarà istituito un 'portale per il reclutamento e la trasparenza' che consentirà di dare piena trasparenza a bandi, esiti delle procedure concorsuali ed eventuali scorrimenti delle graduatorie. STOP ALLE IMPRONTE, VIA ALLE TELECAMERE. Niente impronte digitali (con 20 milioni risparmiati). Si utilizzeranno le telecamere. La videosorveglianza sarà utilizzata come deterrente e per scoprire gli eventuali 'furbetti del cartellino'. L'idea delle impronte digitali, cara all'ex ministro Giulia Bongiorno, viene accantonata anche per i rilievi del Garante della privacy. Con i risparmi, il recente 'Nucleo concretezza' potrà sostenere i piccoli comuni nelle loro attività tecnico-istituzionali, coordinato dal dipartimento della Funzione Pubblica. Dal 2020, infine, le pubbliche amministrazioni dovranno acquistare o noleggiare almeno il 50% di nuovi veicoli di servizio elettrici o ibridi, nei limiti delle risorse di bilancio. SUGAR E PLATIC TAX. Ha fatto discutere sin da quando l'idea è stata lanciata dal ministro dell'Istruzione Lorenzo Fioramonti. Si era parlato di 'tassa sulle merendine', ma il ministro dell'Economia ha chiarito che il micro-balzello dovrebbe colpire le bibite gassate. Italia Viva, la nuova formazione di Matteo Renzi, ha annunciato che combatterà contro la misura in sede parlamentare, perché nelle riunioni di governo non è riuscita ad ottenerne la rimozione o rimodulazione. Tocca la plastica, invece, un'altra tassa pensata per scoraggiare l'uso degli imballaggi: un euro al chilo, ma potrebbe diminuire durante il dibattito parlamentare, o non essere applicato per le plastiche biodegradabili.