i conti non tornano

L'Europa tira le orecchie all'Italia. Cosa rimprovera al governo Conte

Carlo Antini

"Il piano italiano non è conforme ai parametri di riduzione del debito nel 2020". Lo scrive la Commissione europea nella lettera inviata all'Italia sul Documento programmatico di bilancio inviato da Roma. "Il Dpb - scrivono il vicepresidente Valdis Dombrovskis e il commissario agli Affari economici Pierre Moscovici al ministro dell'Economia Roberto Gualtieri - prevede una variazione del saldo strutturale nel 2020 pari a un peggioramento dello 0,1% del Pil, sia in valore nominale sia come ricalcolato dai servizi della Commissione secondo la metodologia concordata, che non è all'altezza dell'adeguamento strutturale raccomandato dello 0,6% del Pil. Il Dbp prevede un tasso di crescita nominale della spesa pubblica primaria netta dell'1,9%, che supera la riduzione raccomandata di almeno lo 0,1%. Nel complesso, questi elementi non sembrano essere in linea con i requisiti di politica di bilancio stabiliti nella raccomandazione del Consiglio del 9 luglio 2019, poiché indicano un rischio di deviazione significativa nel 2020 e nel corso del 2019 e 2020 presi insieme". "Prendiamo atto della richiesta dell'Italia nel Dbp di avvalersi della flessibilità nell'ambito del patto di stabilità e crescita per tener conto dell'impatto sul bilancio di eventi imprevisti. La Commissione europea, e successivamente il Consiglio, effettueranno una valutazione approfondita della domanda, tenendo conto dei criteri di ammissibilità. La Commissione europea cerca di proseguire un dialogo costruttivo con l'Italia per giungere a una valutazione finale. Saremo lieti di ricevere ulteriori informazioni sulla composizione precisa delle modifiche al saldo strutturale e degli sviluppi della spesa previsti nel Documento programmatico di bilancio per il 2020", per questo "gradiremmo ricevere le vostre valutazioni entro il 23 ottobre, per consentire alla Commissione di prenderle in considerazione prima di esprimere il suo parere formale sul vostro Dpb". Lo scrive la Commissione europea nella lettera inviata all'Italia sul Documento programmatico di bilancio inviato da Roma.