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Meloni all'attacco: "Uniti contro la sinistra delle tasse"

"Opposizione senza sconti anche stavolta". Poi accusa il governo

Giorgia Meloni
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Prima di questa, la grande mobilitazione lanciata la Fratelli d'Italia lo scorso 9 settembre a Montecitorio, proprio mentre nasceva il governo della poltrona. L'avevamo convocata in pochi giorni, di lunedì mattina. Qualcuno nel PD ha detto di lunedì mattina verranno solo i parrucchieri che sono chiusi. Beh, quella mattina a circondare pacificamente Montecitorio c'erano 30 mila parrucchieri. Abbiamo detto: pensate quando arrivano gli altri, quanti saremo. Ed eccovi qui. Avete ancora una volta rinunciato alle vostre priorità per venire a gridare in faccia a quei signori asserragliati nel palazzo che la sovranità appartiene al popolo, e che il popolo pretende di esercitarla. Una volta Piazza San Giovanni era la piazza simbolo della sinistra, ma ormai la riempiamo solo noi. Dove un tempo c'erano le bandiere rosse, ora sventolano solo tricolori. È il segnale inequivocabile, cari compagni, che siete stati sconfitti dalla storia. Noi in piazza, a chiedere libertà, voi barricati nel palazzo, aggrappati alle vostre poltrone, terrorizzati dal giudizio popolare. Distanti anni luce dalla volontà popolare. E non parlo solo di quelli del PD, ma anche del M5S. Quelli che dovevano aprire il parlamento come una scatoletta di tonno adesso sono stipati nelle loro auto blu come delle sardine in salamoia. Grillo è passato dal vaffa day contro il PD al vaffa day contro chi non vuole l'alleanza col PD. Faremo un'opposizione dura, senza sconti, anche al governo rossogiallo. Perché questo è soprattutto un governo con tante variazioni di rosso, mentre l'unica cosa gialla è il tubetto del mastice che hanno usato per incollarsi alle poltrone. La loro democrazia funziona così: o mi voti, o non voti. O voti la sinistra o non puoi votare. L'Italia vuole votare a destra? Chi se ne frega! Noi facciamo il governo più a sinistra della storia e ci mettiamo a fare tutto quello che gli italiani non vogliono! Qual è la prima proposta che hanno calendarizzato in parlamento? La legge Boldrini per dare la cittadinanza automatica agli immigrati. Dicono che vogliono dare la cittadinanza ai ragazzi stranieri che studiano nelle nostre scuole, ma la verità è che usano i bambini come scudi umani per regalare la cittadinanza a tutti! Questo è quello che prevede la legge Boldrini. Noi diciamo no, e abbiamo già raccolto centomila firme perché per noi la cittadinanza italiana non si regala! La cittadinanza italiana deve essere voluta, meritata, richiesta, e celebrata quando viene conferita. Se vuoi essere un cittadino italiano te lo devi meritare. Non è un diritto, ma un premio per chi rispetta le nostre leggi e la nostra cultura. Vogliamo parlare della pagliacciata di Di Maio e Bonafede con il decreto rimpatri? Hanno stilato una lista di 13 paesi sicuri su circa 200 che ce ne sono nel mondo. Sono gli stati nei quali è possibile rimpatriare i clandestini. C'è l'Ucraina, dove c'è la guerra, e non c'è nessuno degli stati dai quali arrivano i nostri clandestini. Non c'è la Nigeria, il Bangladesh, il Pakistan, l'Egitto. In pratica secondo Di Maio noi dobbiamo rimpatriare le badanti ucraine e tenerci i mafiosi nigeriani. Dobbiamo tenerci lo spacciatore che ha ucciso Pamela, o il ganese accusato dell'omicidio di Desiree che ha avuto anche la schifosa faccia tosta di denunciare i genitori della ragazza per abbandono di minore perché se l'avessero controllata meglio non le sarebbe accaduto nulla! Se ci violentano e ammazzano le figlie è colpa nostra che permettiamo loro di girare da sole. E avessi sentito anche solo una delle sacerdotesse della lotta alla violenza sulle donne dire qualcosa su questo scempio. Eh no perché le donne violentate vanno aiutate ma non se il violentatore è immigrato. Noi vogliamo garantire la sicurezza. E vorrei che questa piazza dicesse insieme a me grazie, con il cuore, alle nostre forze dell'ordine e all'esercito italiano. Professionisti che ci invidiano in tutto il mondo, ma che in Italia devono subire ogni genere di vessazione. Un altro tema che è subito tornato all'ordine del giorno è togliere la dicitura «padre» e «madre» sui documenti dei minori. Perché la famiglia, come la Patria, come l'identità religiosa e di genere, è il grande nemico di questo tempo. Tutto ciò che ci definisce è un nemico per il pensiero unico, per chi ci vuole tutti uguali, tutti consumatori dello stesso prodotto, senza radici, senza consapevolezza, e piano piano senza diritti. Vogliono che diventiamo dei numeri, dei codici. Cittadino X, Genitore 1, genere LGBT. Ma noi siamo persone, e ciò che ci rende persone è la nostra identità. Io sono Giorgia, sono italiana, sono cristiana, sono una donna, sono madre. Sono tutto questo e lo difenderò. L'altro grande cavallo di battaglia appena tornata la sinistra al governo sono le tasse. Tasse su tutto, tasse per tutti. Tassano le merendine perché fanno male ai bambini, loro che vogliono legalizzare la droga. Tassano i pagamenti in contanti per combattere l'evasione fiscale dimenticando che le banche sono accusate di evasione fiscale per miliardi di euro! Tutte scuse, per continuare a massacrare gli italiani onesti e usare i soldi estorti per pagarci le loro inutili marchette elettorali. Vi servono i soldi per non far aumentare l'IVA? Beh smettete di dare il reddito di cittadinanza ai nomadi, agli abusivi, e soprattutto ai criminali come quei brigatisti. In Italia le tasse vanno diminuite, non aumentate. Non a caso tra le quattro proposte di iniziativa popolare costituzionale che potete firmare in tutta Italia c'è anche l'introduzione di un tetto alle tasse in costituzione. E se volete combattere veramente l'evasione fiscale, beh andate a farlo dove sta davvero! Stanate l'evasione delle multinazionali, dei giganti del web. Combattete le frodi carosello sull'Iva che valgono 30 miliardi l'anno, l'intera manovra di bilancio. Dite basta all'evasione sistematica fatta dalle attività degli extracomunitari che aprono e chiudono aziende senza mai pagare un euro di tasse, approvando le proposte che Fdi ha fatto su questi temi. Mettono il tetto al contante per costringerci a tenere i soldi in banca così l'agenzia delle entrate può entrarci direttamente nel conto corrente, e ci costringono a pagare con le carte per controllare quello che compriamo. Lo dicono proprio «dobbiamo sapere chi spende e in cosa». Libertà e sovranità, questi sono i principi che da sempre ci uniscono. La libertà di crescere i propri figli in sicurezza e benessere, di lavorare e vedere riconosciuto quel lavoro. E l'orgoglio di farlo anche per la propria patria, per la propria gente, per il nostro futuro come nazione. È l'Italia che vogliamo rappresentare, l'Italia che porteremo al governo. E per farlo serve un progetto chiaro, coeso e forte. Una coalizione tenuta insieme da principi in cui crede e non dagli interessi delle persone che ne fanno parte. Per questo da qui, da questo palco davanti a 200 mila persone chiedo a Matteo, a Silvio e a chi intende far parte di questo cammino con noi di impegnarci tutti insieme, formalmente, una volta per tutte a dire «mai con il PD, mai con i 5stelle», perché Pd e cinque stelle sono due facce della stessa medaglia, della stessa sinistra, e noi la sinistra la combattiamo, non la portiamo al governo. Questa è la mia firma sul «patto anti inciucio» e spero che entro oggi ci siano le firme di tutti gli altri perché noi dobbiamo ricostruire partendo dalla consapevolezza che il nostro popolo sa che saremo dalla sua parte sempre, che marceremo compatti.

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