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"Chi non fa squadra è fuori dal governo"

Conte attacca il M5S. Ma i pentastellati smentiscono malumori verso Palazzo Chigi

Silvia Sfregola
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Bisogna fare squadra, e chi non la pensa così è fuori dal Governo. Il premier Giuseppe Conte, nel corso della sua visita a Perugia ad Eurochocolate, richiama all'ordine i ribelli nell'esecutivo, che scalpitano per modificare la manovra rispetto alla versione che sta per uscire da Palazzo Chigi. Due i fronti critici. Da una parte c'è Italia Viva di Renzi, che critica il mantenimento di Quota 100 e l'istituzione della cosiddetta Sugar Tax. Dall'altra ci sono i 5Stelle, secondo cui si rischia di penalizzare le Partite Iva. Arrivando nel capoluogo umbro, Conte ricorda di aver avuto lui stesso la Partita Iva, fino a qualche mese fa. E di averla chiusa proprio al suo primo ingresso a Palazzo Chigi. «Conosco come funziona, questa della stangata è una fesseria», spiega, rivendicando un misura del passato esecutivo: l'aliquota al 15% è stata estesa a chi guadagna sino a 65mila euro, aumentando la platea rispetto ai precedenti 30mila. Al termine della sua visita perugina, Conte sottolinea che lunedì scorso la manovra è stata approvata "salvo intese tecniche". Qualche dettaglio si potrà rivedere, ma non le linee guida. Da Washington, il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri gli fa eco: il perimetro rimarrà quello. Il premier ricorda, e qui la sottolineatura è forte, che il pacchetto economico è stato valutato e approvato da tutti. Il piano anti-evasione, cui tiene molto, «non può essere smantellato», anche perché si deve promuovere il motto dell'onestà «che è e sarà dei 5Stelle», dice. È su questa linea che bisogna essere orientati, aggiunge il premier, usando parole dure: «Dobbiamo fare squadra, chi non la pensa così è fuori dal governo». Il premier sembra far trasparire irritazione verso Renzi e verso la forza che lo ha portato a Palazzo Chigi. Ma il M5S, nel suo blog, sostiene che i dissidi sarebbero invenzioni della stampa. Sempre sul blog, comunque, viene sottolineato che va ascoltato «il grido di sofferenza delle famiglie, dei piccoli imprenditori, degli artigiani». Il vero obiettivo, spiegano, devono essere i colossi finanziari, le multinazionali, i concessionari autostradali. Per Italia Viva risponde direttamente Renzi, con un'intervista al Tg2 in cui promette emendamenti su Quota 100 e si dice sicuro che alcuni micro-balzelli, come la tassa sulle bibite zuccherate, saranno tolti durante la discussione in Parlamento. Anche il Pd, con il ministro Francesco Boccia, è disponibile al confrontarsi tra Senato e camera. Su una eventuale nuova riunione a Palazzo Chigi deciderà il premier, aggiunge Boccia, auspicando che il dibattito all'interno dell'esecutivo non sia tutto a mezzo stampa.

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