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"Integrate la domanda". Redditodi cittadinanza a rischio per 500mila persone

Il messaggio dell'Inps ai primi percettori: "Il modulo era provvisorio, ci vuole altra documentazione"

Carlantonio Solimene
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Venerdì scorso sono stati inviati 519.586 sms per avvisare i percettori di Reddito o Pensione di cittadinanza (Rdc/Pdc) che hanno presentato la domanda nel mese di marzo della possibilità di integrare la domanda. Nella sola giornata di venerdì sono pervenute 114.352 integrazioni. Lo rende noto l'Inps. L'Istituto ricorda che le prime domande di Reddito o pensione di cittadinanza sono state presentate, a partire dal 6 marzo 2019, utilizzando un modello che è stato successivamente cambiato, il 2 aprile 2019, a seguito delle modifiche apportate dalla Legge di conversione del Decreto Legge istitutivo. La Legge di conversione "ha pertanto previsto un regime transitorio di salvaguardia delle richieste presentate prima della sua entrata in vigore, stabilendo che il beneficio potesse essere erogato per un periodo non superiore a sei mesi anche in assenza della nuova documentazione richiesta. Le domande presentate a marzo 2019 e accolte sono state conseguentemente poste in pagamento fino a settembre 2019". Si coglie "l'occasione per chiarire che, diversamente da quanto riportato da alcuni organi di stampa, le domande di Rdc/Pdc accolte al 30 settembre sono 976.852 e che gli sms vengono inviati dall'Inps non per sollecitare nuove domande, ma con le modalità sopra indicate per consentire a chi aveva già presentato domanda a marzo di integrarla ai sensi della nuova normativa e, permanendo il diritto, non subire la sospensione dell'erogazione della prestazione. 

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