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"Incapaci e pericolosi". Lampedusa scoppia, Salvini brutalizza il governo

Ritorna la strategia degli scafisti di scaricarli vicino alla costa da imbarcazioni più grandi

Silvia Sfregola
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Non si fermano i minisbarchi a Lampedusa. In poche ore, da sabato sera a domenica mattina, sono arrivate 8 imbarcazioni con 180 migranti a bordo, come conferma il sindaco dell'isola siciliana Totò Martello a LaPresse. «Gli sbarchi non si sono mai fermati. E in queste ore, comunque, non si è determinata una situazione emergenziale nel nostro hot spot. In particolare da quando c'è il nuovo governo i migranti sbarcati da noi il giorno dopo vengono subito trasferiti altrove in altri centri. E in questo modo non ci sono problemi di sovraccarico della nostra struttura. Prima, invece, i trasferimenti non avvenivano quotidianamente». Per il sindaco di Lampedusa, che ha avuto modo di affrontare di recente il tema degli arrivi di migranti sull'isola con Michele Di Bari, Capo del Dipartimento per l'immigrazione al Ministero dell'Interno, «la questione dei piccoli sbarchi non è mai cambiata, solo che prima non se ne parlava». Un «prima» che si riferisce alla precedente gestione del Viminale con l'esecutivo gialloverde. Ma l'ex ministro dell'Interno e leader della Lega Matteo Salvini, all'attacco del governo M5s-Pd, parla invece di «emergenza continua a Lampedusa» e «dopo quelli notturni proseguono a raffica gli sbarchi diurni, senza freni, grazie a tutta la pubblicità fatta dal governo dei porti riaperti. Incapaci e pericolosi, siete la vergogna dell'Italia, gli elettori non lo dimenticheranno». E poi passa alle cifre: «Più di 1.000 sbarchi in più rispetto all'anno scorso nel mese di settembre, con l'aggiornamento di domani andremo ben oltre il +110%. Conte Vergogna», è l'affondo del leghista nei confronti del premier ed ex alleato governativo. Intanto, sempre fra sabato e domenica, si sono verificati piccoli sbarchi anche in Sardegna, dove in cinque distinti episodi sono stati rintracciati dai carabinieri di Carbonia quaranta migranti, tutti di asserita nazionalità algerina. Arrivi si sono registrati a Sant'Antioco e a Teulada, in barchini fatti di legno e vetroresina. Mentre l'Unhcr fa sapere che circa 70 persone sono state sbarcate in Libia dalla guardia costiera dopo giorni alla deriva in mezzo al mare.

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