ong e sbarchi
La "clau-sòla" nell'accordo sui migranti
“In caso di un sostanziale aumento delle persone da ricollocare nei sei mesi previsti l’accordo può essere sospeso in qualsiasi momento e gli Stati membri si riuniranno d'urgenza”. È l’ultima clausola dell’accordo sottoscritto a Malta dall’Italia e da un altro pugno di Stati europei che dovrebbe prevedere la redistribuzione immediata dei migranti che dovessero sbarcare sulle coste italiane quando portati dalle navi delle Ong. Una postilla che sembra ridimensionare la portata generale dell’intesa, già peraltro depotenziata dall’assoluta “volontarietà” delle adesioni e dal fatto che difficilmente altri Paesi europei, a partire da quelli di Visegrad, decideranno di aderire alla ripartizione così come prevista a Malta.