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Oggi parte Atreju 2019. Sfilata di big dalla Meloni

Ospite Salvini. Poi spazio a Toti e Giorgetti

Dario Martini
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Parte oggi la tre giorni di Atreju all'Isola Tiberina di Roma, la tradizionale festa di Fratelli d'Italia che terminerà domenica alle 12 con le conclusioni di Giorgia Meloni. Ci sarà tanta politica, ma anche tanta attualità, con mostre, dibattiti, presentazioni di libri e spazi dedicati allo svago. Il momento clou di oggi, alle ore 16, è l'intervento del leader della Lega, Matteo Salvini, che sarà intervistato dal direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana. La 22esima edizione della kermesse della destra italiana non ospiterà solo figure che provengono da questa area politica, ma sarà aperta al confronto più largo possibile. Ne è un esempio l'appuntamento di domani, alle ore 11,30, quando Bruno Vespa si confronterà con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte. Una presenza di cui la Meloni si è detta molto felice, «perché chi ha la forza delle idee non teme il confronto». Tornando alla giornata di oggi, Atreju 2019 aprirà i battenti con i lavori dei laboratori e dei dipartimenti. Si spazia dall'ambiente al commercio con l'estero, dall'equità sociale alla famiglia, fino alla sicurezza e all'immigrazione. Un'ora prima dell'intervento di Salvini, alle 15, andrà in scena il dibattito «Le radici della nostra politica», a cui parteciperanno Giuseppe Valentino (presidente della Fondazione Alleanza Nazionale), Massimo Milani (presidente FdI Roma Capitale), Andrea De Priamo (capogruppo FdI Roma Capitale, Marco Silvestroni (presidente FdI provincia di Roma), Paolo Trancassini (presidente FdI Lazio), Rachele Mussolini (lista civica "Con Giorgia"), Andrea Volpi (capogruppo FdI Roma Città Metropolitana), Fabrizio Ghera (capogruppo FdI Regione Lazio) e Chiara Colosimo (Comitato Atreju19). È previsto anche il contributo video di Ali Ibrahim Mohamed, definito un «patriota africano», che da anni si batte contro il franco cfa, la valuta con cui - secondo FdI, e non solo - la Francia tiene sotto il giogo monetario le sue ex colonie africane. A seguire, come detto, è previsto il dibattito con Salvini, in cui si parlerà dell'«Italia che sarà». La sintonia con il leader della Lega non è certo una novità. L'asse sovranista è ormai diventato il cuore del centrodestra. Solo una decina di giorni fa Salvini ha partecipato alla manifestazione indetta dalla Meloni in piazza Montecitorio contro il Conte bis. Alle cinque del pomeriggio, poi, il confronto politico vedrà protagonisti il governatore della Liguria e leader di Cambiamo!, Giovanni Toti, l'ex sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e numero due della Lega, Giancarlo Giorgetti, il presidente dei deputati del Pd, Graziano Delrio, e il vicepresidente della Camera dei deputati di FdI Fabio Rampelli. L'appuntamento più atteso, però, è in programma domani alle 15,30, quando la scena sarà riservata al primo ministro ungherese Viktor Orban. Il leader magiaro parteciperà al dibattito "L'Europa del popolo e l'Europa dei popoli". I punti in comune con Fratelli d'Italia sono molti. Il più evidente riguarda l'immigrazione. Due giorni fa la stessa Meloni lo ha ribadito: «Sull'accoglimento dei migranti sono d'accordo con Orban», perché «non voglio la redistribuzione, voglio il blocco navale, voglio fermare il flusso». Sempre domani è atteso, alle 13, l'intervento del vicepresidente di Forza Italia, Antonio Tajani, che discuterà del futuro dell'Italia, «tra paura e speranza». Poche ore prima, alle 10 del mattino, a farla da padrone sarà la cronaca, con le «testimonianze dall'inferno» di Bibbiano e del Forteto. Ci si confronterà sul tema degli affidi con persone esperte del settore. A moderare il dibattito il direttore del Tempo Franco Bechis.

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