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L'altolà di Dibba ai 5S: "Non fidatevi del Pd"
«Non vi fidate del Pd derenzizzato, Renzi ci ha lasciato dentro decine di pali. Non vi fidate dei giornali che per la prima volta vi apparecchiano interviste più morbide. Il loro obiettivo è la normalizzazione del Movimento (come se aver lottato contro questo sistema fosse anormale). Non vi fidate delle smielate parole di Franceschini. Franceschini vuole fare il presidente della Repubblica e sta già in campagna elettorale parlamentare...». Così Alessandro Di Battista in un post su Facebook, dove elenca in otto punti altrettante ragioni per non fidarsi dell’alleato di governo del M5s. «Non vi fidate - prosegue - delle false aperture del Pd sulla revoca delle concessioni ai Benetton. Salvini non ha voluto togliergli le concessioni per codardia e pavidità, il Pd cercherà di non farlo per contiguità. Non vi fidate dell’Europa (e sia chiaro, io non sono affatto un anti-europeista), in cambio di un po' di flessibilità in più chiederanno all’Italia le ultime chiavi di casa rimaste. Non vi fidate della Lagarde, chiedete ai disgraziati greci e argentini ciò che ha fatto. Non vi fidate delle notizie che arrivano dal Medio Oriente, al contrario lavorate per la Pace. Ne va dell’interesse del popolo iraniano, saudita e yemenita e di quello di un mucchio di imprese italiane che hanno sempre lavorato bene con Teheran. Non vi fidate dei nuovi ambientalisti. Costoro sono i più sporchi, sono quelli che reputano il rispetto dell’ambiente solo uno spazio politico da occupare o che vorrebbero far pagare la lotta all’inquinamento ai poveracci e non a chi inquina davvero». E conclude: «Fidatevi di chi soffre, di chi cerca un posto letto in ospedale, di medici e infermieri che lavorano in condizioni disperate, dei pensionati che rovistano, dei ricercatori che fuggono, di chi vuole solo una casa o la possibilità di metter su famiglia, di chi guadagna una miseria o si mette in tasca una miseria per pagare le tasse. Fidatevi di loro, di ciò che dicono, di quel che gridano. Mischiatevi con loro, è la sola normalizzazione che ci è consentita».