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Colpaccio per la Meloni: ad Atreju arriva Orban

Il premier ungherese sarà ospite

Dario Martini
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Alla tradizionale festa della destra italiana ha risposto presente anche chi non ti aspetti. Come il premier Giuseppe Conte che sarà intervistato sabato mattina alle 11,30 da Bruno Vespa. Atreju 2019, la ventiduesima edizione della kermesse organizzata da Fratelli d'Italia, che quest'anno si terrà all'Isola Tiberina di Roma, «si conferma aperta a tutti», ha spiegato Giorgia Meloni, «anche a coloro di cui ho un giudizio totalmente negativo». «Ma rispetto molto il premier, perchéil fatto che accettasse non era scontato. Chi ha un'identità forte non ha mai paura del confronto». La ciliegina sulla torta, però, sarà il simbolo del sovranismo europeo e della difesa dei confini dai migranti: il primo ministro ungherese Viktor Orban. Interverrà sabato pomeriggio alle 15,30 nell'ambito del dibattito "L'Europa del popolo e l'Europa dei popoli" moderato dal direttore del Tg2 Gennaro Sangiuliano. Orban è il primo capo di governo estero a partecipare ad Atreju di cui la Meloni va orgogliosa. La tre giorni di Atreju inizia venerdì e finisce domenica all'ora di pranzo con il discorso conclusivo della Meloni e lo spettacolo di paracadutismo acrobatico, che farà scendere dal cielo una grande bandiera tricolore di 180 metri quadri. Il programma è fitto di appuntamenti. Non ci sono solo gli interventi dei politici e i dibattiti sui temi di stretta attualità, ma anche gli spazi riservati alle mostre (tra cui spiccano quella sulla storia d'Italia da Leonardo da Vinci al Risorgimento e quella dedicata al centenario dell'impresa di Fiume), e i due premi Atreju 2019 che andranno alla memoria del maresciallo maggiore Vincenzo Carlo Di Gennaro, ucciso in servizio ad aprile scorso, e a Manuel Bortuzzo, il giovane nuotatore gambizzato a febbraio all'Axa che sarà premiato assieme al padre Franco. Il titolo di questa edizione della festa è "Sfida alle stelle, l'Italia che pensa in grande". «Lo abbiamo scelto a luglio, prima che il governo cadesse. Ma è ancora attuale, non solo per l'impegno contro i 5 stelle, ma soprattutto perché noi vogliamo tornare a parlare di miracolo italiano: vogliamo un'Italia orgogliosa, capace, che cresce, che crea lavoro e non fa scappare i suoi figli. Noi di questo dobbiamo parlare perché quella gente asserragliata e chiusa nel Palazzo solo per mantenere la poltrona non riuscirà a dare risposte su questi problemi», spiega la leader di FdI. La Meloni non può fare a meno, però, di commentare il fatto di giornata, cioè la scissione di Renzi in casa Pd: «Una cosa penosa, lo fa solo per interesse personale». Tornando al programma, gli altri eventi di rilievo sono l'appuntamento con il segretario della Lega Matteo Salvini, che sarà intervistato venerdì alle 16 dal direttore del Corriere della Sera Luciano Fontana in un incontro dal titolo "L'Italia che sarà"; il dibattito di venerdì alle 17 con il governatore della Liguria e leader di Cambiamo! Giovanni Toti, l'ex sottosegretario alla presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti, il capogruppo dei deputati del Pd Graziano Delrio e il vicepresidente della Camera Fabio Rampelli, che discuteranno dell'"Italia che pensa in grande"; sabato alle 13 invece sarà la volta del vicepresidente di Forza Italia Antonio Tajani, impegnato nel faccia a faccia "L'Italia nel mezzo tra paura e speranza" con il vicedirettore dell'Huffington Post Alessandro De Angelis. Come detto, non mancheranno nemmeno i temi di attualità e di cronaca che hanno tenuto banco negli ultimi mesi. Ad aprire la giornata di sabato, alle 10, sarà il dibattito "Angeli e Demoni, testimonianze dall'inferno di Bibbiano e del Forteto", moderato dal direttore de Il Tempo Franco Bechis. «Ci saranno testimonianze come quelle di un papà, Antonio Margini, che ha una vicenda incredibile, con cui io ho parlato quando sono andata a Bibbiano», ha raccontato la Meloni. Ma si parlerà anche di economia, di tasse e di legge di bilancio. L'occasione sarà sabato alle 17 in un confronto con il mondo produttivo a cui parteciperanno Vincenzo Boccia (Confindustria), Carlo Sangalli (Confcommercio), Marco Granelli (Confartigianato), Ettore Prandini (Coldiretti), Massimiliano Giansanti (Confagricoltura), Paolo Agnelli (Confimi industria) e Maurizio Casacco (Confapi). La Meloni, infine, ha voluto inviare anche un messaggio ambientalista: «La kermesse sarà plastic free». Perché la sfida verde non è solo di sinistra.

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