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Oggi il voto su Rousseau. C'è chi spera nel No

Gli iscritti grillini chiamati a esprimersi sul nuovo governo. La maggior parte dei parlamentari spinge per il "Sì". Solo Paragone dice "No"

Angela Barbieri
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L'ormai prossimo accordo tra M5s e Pd per formare una nuova maggioranza che sostenga un secondo esecutivo guidato da Giuseppe Conte passerà oggi all'esame della base pentastellata. Oggi gli iscritti alla piattaforma Rousseau dalle 9 alle 18 saranno chiamati a rispondere alla domanda «Sei d'accordo che il MoVimento 5 Stelle faccia partire un Governo, insieme al Partito Democratico, presieduto da Giuseppe Conte?». Nel frattempo il polso degli umori contrastanti della base pentastellata emerge dalle migliaia di commenti sotto ai post del blog delle Stelle o di quelli sui social del fondatore Beppe Grillo e del leader Luigi Di Maio. Se nei giorni scorsi, all'inizio della trattativa tra le delegazioni per lavorare sui possibili temi del nuovo esecutivo, la base pentastellata era ferma soprattuto su un secco «mai con il Pd», identificato nel «partito di Renzi», soprattutto per ragioni identitarie, ora emergono posizioni diverse. C'è chi resta contrario, ma aumentano sempre di più i commenti di chi è a favore dell'intesa di governo. Tra i militanti grillini, infatti, molti invitano a votare «Sì» per «far emergere finalmente la nostra anima di centrosinistra», mentre altri utenti che chiedono chiarezza poiché «non c'è solo il Pd, anche LeU, Autonomie e +Europa, insomma il vecchio pentapartito, quindi il quesito non è completo». E se Alessandro Di Battista non rivela come voterà, tutti i parlamentari M5s in tv o sui profili social si spendono per il «Sì» con l'unica eccezione del senatore Gianluigi Paragone. Tra la classe dirigente, infatti, l'attesa per il voto è scandita dal posizionamento di diversi esponenti. Il leader Luigi Di Maio ha fatto trapelare che il Movimento «si attiene a Rousseau, è determinante». E ancora: «Il quesito è chiaro. Se i votanti daranno il via libera, bene. Altrimenti si rimette tutto in discussione». E anche il capogruppo in Senato Stefano Patuanelli ha chiosato: «Se dovessero prevalere i no, il presidente del Consiglio dovrà sciogliere la riserva di conseguenza: in modo negativo. Non vedo alternativa». Il senatore Emanuele Dessì da giorni spinge per il «Sì» spiegando le motivazioni che spingono a sostenere il nuovo governo Conte e i punti del programma M5s, meritandosi un like sulla propria pagina Facebook da Beppe Grillo in persona. Anche la deputata Lucia Azzolina si schiera convintamente per il Sì sostenendo: «Non farlo significherebbe essere ipocriti, non credere che il Presidente Conte abbia lavorato bene e possa rappresentare un'occasione di svolta per l'Italia», chiedendo poi di «rispettare il lavoro del Presidente della Repubblica, di Conte, di non cestinare la Costituzione che abbiamo sempre tanto difeso».

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