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Anche Roma tra i sogni del governo. Più di 73mila mila votano su Rousseau

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Problemi tecnici sulla piattaforma digitale. Tra gli obiettivi annunciati Iva, conflitto d'interessi, taglio dei parlamentari e sviluppo della Capitale

Carlo Antini
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Settantatremila voti fino alle 17. Tanti sono gli iscritti alla piattaforma Rousseau, dei 115 mila totali, che dalle 9 di questa mattina hanno risposto al quesito sull'accordo di governo tra il Movimento 5 stelle e il Partito democratico. Il "seggio virtuale" resterà aperto fino alle 18 e il responso - hanno assicurato negli ultimi giorni i vertici pentastellati - sarà vincolante: se vincerà il Sì l'intesa si andrà avanti, se saranno di più i No il progetto si fermerà. Tra chi denuncia difficoltà nell'espressione del voto e le rassicurazioni del Movimento sul funzionamento del sistema, sul Blog delle Stelle sono state pubblicate le "linee di indirizzo programmatico per la formazione del nuovo governo". Una bozza di lavoro - viene spiegato - che riassume il lavoro che «il presidente del Consiglio incaricato sta integrando e definendo». Si tratta di 26 punti, aggiornati ad oggi, che vanno dalla neutralizzazione dell'aumento dell'Iva, al tema dell'immigrazione, dal taglio delle tasse alla riduzione del numero dei parlamentari, dalla riduzione dei tempi della giustizia civile, penale e tributaria al completamento del processo dell'autonomia differenziata. L'ultimo punto è dedicato a Roma: «Il Governo dovrà collaborare per rendere Roma una capitale sempre più attraente per i visitatori e sempre più vivibile e sostenibile per i residenti». Il documento, ribadisce il Partito democratico, è una sintesi parziale di un lavoro più articolato, ancora oggetto del confronto tra le forze politiche, e che sarà ultimato in giornata. Mentre gli attivisti del Movimento votano, a Palazzo Chigi proseguono gli incontri sul governo che verrà. Dario Franceschini e Andrea Orlando a mezzogiorno sono arrivati a Palazzo Chigi per incontrare il presidente del Consiglio incaricato, Giuseppe Conte, per continuare il lavoro iniziato sugli assetti dell'esecutivo. Il primo, si dice in ambienti dem, potrebbe ricoprire un ruolo di "capo delegazione" dei ministri del Pd, il secondo sarebbe invece candidato al ministero degli Esteri. I cronisti che da giorni stazionano a Piazza Colonna poco dopo le 12,30 hanno registrato l'arrivo nella sede del governo del leader M5s Luigi Di Maio, che viene dato al lavoro nel suo ufficio di vice premier. Da Più Europa arriva intanto la decisione di «stare all'opposizione del governo Conte Bis. La nostra - spiega Benedetto Della Vedova - sarà un'opposizione costruttiva ed europeista. Non vediamo una svolta politica e programmatica». Forza Italia, con la capogruppo al Senato, Anna Maria Bernini, il no all'ipotesi di una patrimoniale e critica il voto su Rousseau che, sostiene, «privatizza la democrazia». Massimiliano Fedriga, esponente della Lega e presidente del Friuli Venezia Giulia, non esclude l'ipotesi che «alcuni parlamentari del M5s possano lasciare il Movimento e aderire al Carroccio».

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