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Così Di Maio pensava già al Viminale

Il primo agosto il ministero del Lavoro ha stanziato 7,5 milioni per i migranti. Un modo per...

Filippo Caleri
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Il ministro dello sviluppo economico e del lavoro, Luigi Di Maio, forse a prendere il posto di Matteo Salvini al Viminale, ci pensava da tempo. Anche inconsciamente. Qualche traccia, nascosta, ma rivelatrice della volontà di entrare nella gestione della partita dei migranti (quella più lucrosa in termini di consenso per Salvini) è un bando del ministero del lavoro e delle politiche sociali, dunque di competenza del capo politico del Movimento cinque stelle, con il quale si chiede ai grandi Comuni italiani esprimere «manifestazioni di interesse per la presentazione di progetti da finanziare a valere sul Fondo nazionale per le politiche migratorie 2019». Un avviso pubblicato il primo agosto scorso... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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