il piano grillino
La corsa (a ostacoli) di Luigi
Lui un percorso politico ce l’ha in testa. Immagina di fare il vicepremier e il ministro, come in questi ultimi quattordici mesi. Del resto in Parlamento il M5S ha il 34% dei voti, alle elezioni del 2018 è stato il primo partito del Paese. Avrebbe potuto rivendicare la poltrona di presidente del Consiglio pure in questi giorni, ha rivelato ieri al Quirinale. Eppure sulla strada tracciata da Luigi Di Maio ci sono parecchi ostacoli. Il Pd, infatti, che ha già accettato Conte come presidente del nuovo esecutivo, non vuole riproporre lo schema del governo gialloverde. Una delle condizioni poste per far parte della maggioranza giallorossa è proprio la «discontinuità»... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI