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Vertice M5s-Pd, tensione sul governo rossogiallo I grillini: parlano solo di poltrone
Ore decisive per la nascita del governo rossogiallo. È finito poco prima dell'una di notte a Palazzo Chigi il vertice iniziato alle 21 tra il segretario del Pd, Nicola Zingaretti e dal vice Andrea Orlando, e il leader dei 5Stelle Luigi Di Maio accompagnato dal premier Giuseppe Conte, rientrato a Roma dal G7 di Biarritz. "L'incontro è tra le delegazioni del Pd e del M5s. Zingaretti e Di Maio si erano visti per 25 minuti alle 18 a palazzo Chigi nell'ufficio del vicepremier. Poi l'annuncio che Conte si sarebbe aggiunto all'incontro alle 21. "Siamo al lavoro ma c'è ancora molto da fare su contenuti e programma", fanno sapere fonti Pd al termine del vertice mentre i 5stelle sottolineano che i dem "devono ancora chiarire la loro posizione su Conte" e "la pazienza ha un limite", riferiscono fonti qualificate M5S. Fonti che sottolineano come il Pd durante il confronto non abbia parlato né di manovra né di programmi ma solo di ministri. Il segretario del Pd Nicola Zingaretti non entrerà in un Governo Pd-M5S, e resterà comunque al suo posto di presidente alla Regione Lazio. "Io sono ottimista di poter costruire questo governo. Fare un governo è una cosa seria, non si fa con le battute, e non vogliamo finire come 14 mesi fa, quando c'è stata troppo fretta e un modello sbagliato, quello del confronto. Avevamo chiesto un confronto, finalmente è partito: dobbiamo avere fiducia di ascoltarci e di riconoscere ciascuno le ragioni dell'altro, partendo dai contenuti", ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti, in una dichiarazione al Nazareno. Intanto si è svolto un vertice dello stato maggiore del Movimento 5 Stelle per fare il punto sulla possibile formazione di un governo rossogiallo con il Pd. L'incontro si è svolto in una casa privata dove ha sede un ufficio che ha anche funzioni di succursale capitolina della Casaleggio associati, in via Paola a Roma. Presenti il leader politico, Luigi Di Maio (che alle 18 si è recato a Palazzo Chigi), il presidente della Camera, Roberto Fico, la vice presidente del Senato, Paola Taverna, i capigruppo di Senato e Camera, Stefano Patuanelli e Francesco D'Uva. Nel vertice anche Davide Casaleggio (che ha lasciato l'incontro intorno alle 18 senza fare dichiarazioni) e Alessandro Di Battista, il presidente della commissione Antimafia Nicola Morra, il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Vito Crimi. Assente il fondatore del Movimento, Beppe Grillo. Intanto il Colle ha stilato il calendario delle consultazioni. Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella incontrerà i leader e le delegazioni dei partiti da domani alle 16. Il giorno clou sarà mercoledì: alle 17 il capo dello Stato riceverà la delegazione del Pd, alle 18 quella della Lega, alle 19 quella del M5s.