Liberali, appello in difesa di Hong Kong
#SonocittadinodiHongKong e combatto per la mia libertà. È questo il messaggio lanciato in un appello dal PLI e da altre associazioni tra cui "Protagonismo Liberale", "Quello che davvero conta" e alcune realtà della galassia liberale a sostegno delle proteste di Hong Kong. Si tratta di un grave attentato alla libertà - si legge nel testo - di oltre otto milioni di persone di elevato livello culturale e civile, che rischiano di sprofondare nella più tremenda forma di repressione del mondo contemporaneo, che quindi non può accettarla. La sollevazione del popolo, con il sostegno morale e, se del caso, materiale di tutti gli altri, potrebbe contrastare ed abbattere il più cinico ed irriducibile sistema dittatoriale oggi esistente, apparentemente onnipotente, costituito dal comunismo cinese. Quella che ormai ha preso la denominazione della rivoluzione degli ombrelli può rappresentare per l'apparentemente inespugnabile regime asiatico, un grave incidente non previsto, con conseguenze gravi sulla complessiva stabilità di quel grande Paese. “Forse è la grande occasione perché il mondo occidentale, se ancora esiste ed ha l'orgoglio di voler difendere le proprie conquiste di civiltà, batta un colpo. Hong Kong va difesa e deve diventare un simbolo della lotta per la libertà, altrimenti assisteremo ad un'altra Shoah. Abbiamo lanciato, insieme ad altri amici, un hashtag, che speriamo raggiunga centinaia di milioni di seguaci: #SonocittadinodiHongKong e combatto per la mia libertà", afferma Stefano de Luca, presidente del PLI. “L'Italia da che parte sta? Davvero vogliamo che il liberalismo, con la sua difesa delle libertà, continui ad essere strangolato dal mercatismo ogm della Repubblica Popolare Cinese? A marciare contro il regime di Pechino sono le nuove generazioni che vogliono difendere quell'angolo di Occidente.” Gli fa eco Francesco Pasquali, dell'Ufficio di Segreteria Nazionale. L'appello è disponibile su questo link [CLICCA QUI]