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Salvini attacca: "Il 20 sfiducia a Conte". E sul reddito volano gli stracci

Il vicepremier leghista: l'assegno di cittadinanza avvantaggia i furbi. La replica M5S: è in malafede

Daniele Di Mario
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Benché il governo Conte sia ancora formalmente in carica - e lo sarà presumibilmente fino a martedì 20 agosto - tra Lega e MoVimento 5 Stelle ormai volano gli stracci. Ogni scusa è buona per rinfacciarsi errori, frasi sbagliate, atteggiamenti. Tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio a Genova il gelo è palpabile alla cerimonia per commemorazione delle vittime del Ponte Morandi a un anno dal crollo. «Io saluto tutti, ognuno poi fa quel che vuole», taglia corto il leader leghista, che poi lancia una bordata contro Di Maio e il M5S attaccando il reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia pentastellato per rivendicare il buongoverno dell'ultimo anno. «In tante realtà, soprattutto del Sud» il reddito di cittadinanza «si sta trasformando in incentivo in lavoro nero. Lo cancello? No, ma sono situazioni che vanno monitorate. Preferisco crescita e sviluppo all'assistenza», dice il vicepremier leghista. Pronta la replica del M5S. «Chi mette in discussione l'efficacia e la caratura di un provvedimento come il Reddito di cittadinanza, dovrebbe farlo davanti a quelle 905 mila famiglie che ora, grazie a questa misura possono guardare al futuro. Rimaniamo sconcertati dal tentativo del sottosegretario Garavaglia di screditare il Reddito di Cittadinanza, soprattutto quando afferma che il 70% delle famiglie che lo percepisce in realtà non ne ha diritto», dicono in una nota i deputati e le deputate del MoVimento 5 Stelle in commissione Lavoro alla Camera. «Ci chiediamo a questo punto come mai la Lega lo abbia votato vantandosene e perché Garavaglia non abbia ancora denunciato le irregolarità di cui è a conoscenza. Oppure è solo una polemica strumentale sulla pelle delle persone in difficoltà per screditare il MoVimento 5 Stelle? Ai numeri che mancano a Garavaglia rispondiamo noi: i controlli dell'Inps sono rigorosi e sono stati scoperti dall'Ispettorato Nazionale del Lavoro 185 lavoratori in nero che percepivano il reddito senza averne diritto. Gli italiani onesti non possono pagare per colpa dei disonesti, e il Reddito ha restituito dignità e giustizia sociale alle persone», concludono i deputati del MoVimento 5 Stelle. Intanto Salvini tira dritto e annuncia che la Lega non ritirerà la mozione di sfiducia a Conte. «Ritirare la sfiducia? Loro hanno detto solo dei no - dice Salvini - Non siamo al mercato del pesce. Forse che loro hanno cancellato tutti i no degli ultimi mesi? Comunque, io ho preso tali e quali le parole di Di Maio di cinque giorni fa: diceva testuale che dopo il taglio delle Camere si poteva andare a elezioni. Ma se è dopo, significa che prima voti quello, e poi si apre la crisi». «Il 20 a Roma per costruire il futuro, noi stiamo ragionando di futuro», ribadisce Salvini. «Temo - aggiunge - che in questi minuti mentre ragioniamo di futuro, di ponti, strade e tasse, ci sia qualcuno invece stia ragionando di poltrone». E sottolinea: «contiamo che non ci siano giochini di palazzo. Che gli italiani possano essere governati da chi ha perso le ultime elezioni, una dopo l'altra, sarebbe democraticamente curioso».

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