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Lettera del Mit alla Ue: "Avanti con la Tav". Ma manca la firma di Toninelli

Danilo Toninelli

Dario Martini
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La lettera che dà il via libera ufficiale del governo italiano alla Tav è partita ieri sera, poco prima delle 20, su impulso della segreteria generale della Presidenza del Consiglio dei ministri. Secondo quanto si apprende, sulla missiva indirizzata all'Inea, l'Agenzia esecutiva per l'innovazione e le reti della Commissione europea, c'è la firma di un dirigente del Mit e non quella del ministro dei trasporti Danilo Toninelli, contrario all'opera, e il timbro della segreteria di Palazzo Chigi. In sostanza, spiegano alcune fonti, si dà un assenso tecnico alla prosecuzione della procedura dei bandi. La lettera è arrivata a Bruxelles nel giorno della scadenza fissata per il pronunciamento dell'Italia sul completamento della Torino-Lione.  "L'invio della lettera del ministero delle Infrastrutture e Trasporti all'Unione europea per la ripresa dei lavori della Tav senza la firma di Toninelli e l'ennesimo atto di uomo piccolo, incapace e scorretto che denigra l'onore e la dignità di tutto il Paese", afferma Davide Gariglio, deputato Pd in commissione Trasporti della Camera". Mentre la presidente dei senatori di Forza Italia, Anna Maria Bernini, sottolinea che la Tav, ieri ha compiuto "un altro passo avanti" perché il governo "ha dato il via libera agli appalti per il tunnel di base nella tratta italiana, ma - nota Bernini - il documento formale lo ha firmato un alto funzionario del ministero dei Trasporti, e non il ministro Toninelli, un ministro di fatto commissariato che però resta al suo posto. Il mantra dei Cinque stelle è evidentemente cambiato: da uno vale uno a una poltrona vale più di un ideale'".

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