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Conte apre la Tav e chiude le urne

L'annuncio del premier manda in tilt i grillini. Salvini esulta e rinuncia alla tentazione di voto anticipato. Perché non si fida del Pd

Franco Bechis
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Se proprio fosse mancata una conferma, quella è arrivata ieri dal premier Giuseppe Conte che con un po' di giri imbarazzati di parola ha annunciato che il governo italiano non fermerà la Tav. Con il primo sì importante sia pure detto in mezzo ai denti dal governo gialloverde, a Matteo Salvini viene a mancare un pretesto serio per mandare gambe all'aria la sua maggioranza e puntare alle elezioni anticipate. Non mancheranno maldipancia e tensioni interne al M5s, che non riuscirà facilmente a fare digerire il sì alla Tav ai propri militanti, che non si berranno inutili tentativi di ributtare la palla su un Parlamento dove la maggioranza favorevole all'opera sarebbe schiacciante. Se si pensa che al sì Tav oggi seguirà la fiducia al decreto sicurezza bis e la difesa di Salvini dal Russiagate da parte dello stesso Conte in Senato, possiamo dire che si chiude definitivamente il tormentone delle elezioni anticipate in autunno. Strada che peraltro il leader della Lega sembrava assai restio a imboccare anche prima che il M5s gli offrisse questa sponda così evidente per andare avanti... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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