MAGGIORANZA AL BIVIO
Fumata nera sulle autonomie, governo verso l'ennesimo rinvio
Ancora fumata nera sulla riforma delle autonomie regionali. Il vertice a Palazzo Chigi con il premier Giuseppe Conte, i suoi vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio e altri ministri si avvia verso la conclusione con l'ennesimo nulla di fatto. Nonostante l'ottimismo ostentato dal ministro dell'Interno Salvini al momento dell'ingresso della sede di governo, sarebbero ancora molti i nodi da sciogliere. L'incontro presieduto da Conte - dopo l'ok della scorsa settimana allo schema di impianto finanziario che dovranno avere le intese con Lombardia, Veneto ed Emilia-Romagna - prosegue sull'analisi delle competenze di cui le Regioni chiedono il trasferimento. Salvini ha in ogni caso lasciato Palazzo Chigi poco dopo le 16, per partecipare al comitato di sicurezza convocato al Viminale sulla questione migranti. Sulle autonomie "si lavora bene e speditamente, ma è difficile, se non impossibile, si riesca a chiudere oggi" hanno riferito all'AdnKronos fonti presenti al vertice. Sull'Autonomia "non siamo contrari - ha scritto su Facebook il deputato M5S Michele Gubitosa - ma sarà una legge che dovrà portare un miglioramento dei servizi nella sanità, nei trasporti, ecc. e non dovrà né dividere l'Italia né creare di cittadini di serie A e di serie B. Non si può banalizzare dicendo 'diamo i soldi ai presidenti di regione e poi se li gestiscono loro': come verranno quantificati i soldi da erogare ad ogni singola regione per gestire direttamente i servizi?". Critica l'opposizione: "Il governo naviga totalmente a vista sulla tanto sbandierata riforma dell'Autonomia" attacca Anna Ascani, vicepresidente Pd e deputata. "Ciò che più allarma è che questo gioco di propaganda e figurine da ostentare davanti agli elettorati di riferimento rischia di creare danni devastanti a servizi pubblici essenziali per i cittadini. Penso alla sanità e penso ovviamente anche alla scuola".