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"Gira la ruota". Sulle nomine Ue è stallo

Il premier Giuseppe Conte

Dopo 18 ore di negoziato...

Massimiliano Lenzi
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Una soluzione ci sarebbe e la consigliamo all'Europa: girare la ruota della fortuna dopo aver messo in ordine una dozzina di nomi. I primi tre che usciranno andranno a ricoprire le tre cariche in ballo, presidenza della Commissione Ue, del Consiglio e del Parlamento. Per la quarta carica, la più importante, il governatore della Banca Centrale Europea, che dovrà sostituire Mario Draghi, suggeriamo invece un Rischiatutto tra una rosa di nomi candidati, vincerà chi sbaglia di meno nel rispondere. Il fatto è che in Ue, dove lo stallo sui candidati per le cariche di vertice va avanti da tempo (ancora poche ore fa è stato tutto rinviato a martedì per mancata intesa, dopo un'inutile maratona notturna) servirebbe un fuoriclasse come Mike Bongiorno ma non ce l'hanno. Ed il gioco, si sa, senza un bravo presentatore impazzisce. Socialisti contro popolari, sovranisti contro entrambi, liberali e verdi, quanti concorrenti. Se poi passiamo dalle famiglie politiche alle nazioni, i paesi sono 28 e la sintesi è ancora più complicato. Una strada, oltre girare la Ruota, per semplificare la situazione ci sarebbe. Giochino la partita i rigoristi, quelli duri sui conti, contro i flessibili (sul debito e il resto) forse un accordo spunterà. Il Governo italiano, Giuseppe Conte, Matteo Salvini e Luigi Di Maio, dando un ruolo centrale all'Italia, potrebbero cercare una strada di intesa su questo con gli altri partner, a cominciare da Francia e Germania. Purché questi amici europei lascino perdere la loro visione fantozziana dell'Italia, riassunta nella frase detta da un dietologo tedesco ad un Fantozzi a dieta forzata: tu mancia, piccolo italiana! Cambiare idea sarebbe un segno di intelligenza. Altrimenti, girate la ruota.

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