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Pioggia di ricorsi. Terremoto in Sardegna

Nel mirino degli esclusi le scorciatoie prese dai partiti per non raccogliere le firme. La parola al Tar

Daniele Di Mario
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Bisognerà attendere qualche giorno per sapere se 15 consiglieri regionali, fra i quali 8 della Lega, proclamati eletti in Sardegna il 20 marzo scorso potranno conservare il loro posto. Stamane davanti al Tar si sono tenute le prime udienze di tre distinti ricorsi elettorali e i giudici amministrativi si pronunceranno a breve. Il principale - presentato dagli ex consiglieri regionali dell'Upc Antonio Gaia e Pierfranco Zanchetta e dalla candidata di Campo Progressista Marzia Cillocu - rischia di far saltare 14 seggi e modificare radicalmente la composizione dell'attuale maggioranza di centrodestra al governo della Regione Sardegna, escludendo la Lega, che ora conta otto consiglieri, incluso il presidente del Consiglio regionale Michele Pais, e 3 assessori. Cambierebbero anche gli assetti del centrosinistra. I ricorrenti non hanno chiesto di annullare le elezioni, al contrario, sostenendo che «non s'intravede una turbativa elettorale talmente grave da implicare l'invalidazione dell'intera consultazione elettorale». Ma non è escluso il ritorno alle urne. Gaia, nella memoria illustrativa del ricorso, contesta la scorciatoia cui sono ricorse sette liste (quattro del centrodestra e tre del centrosinistra) in corsa per le regionali del 24 febbraio per non raccogliere le firme imposte della legge statutaria elettorale della Sardegna: Lega, Fortza Paris, Sardegna civica, Energia per l'Italia-Sardegna (che non ha avuto eletti), Futuro Comune, Sardegna in Comune e Noi con Massimo Zedda hanno beneficiato dell'adesione di consiglieri regionali uscenti che poi o non si sono candidati o l'hanno fatto con altre formazioni politiche. Cristiano Popolari Socialisti (Cps), con Gaia e Zanchetta, e Campo Progressista, con Cillocu rivendicano un ulteriore seggio nelle circoscrizioni di Nuoro, Olbia e Cagliari. Rischiano il posto in Consiglio regionale Pierluigi Saiu, Andrea Piras, Sara Canu, Michele Pais, Annalisa Mele, Dario Giagoni, Ignazio Manca e Michele Ennas per la Lega, Valerio De Giorgi per Fortza Paris, Roberto Caredda (Sardegna Civica), Laura Caddeo (Noi con Massimo Zedda), Franco Stara (Futuro Comune), Maria Laura Orrù (Sardegna in Comune) e Diego Loi (Noi con Massimo Zedda). Col secondo ricorso di oggi (in tutto sono una quindicina), risulta in bilico il seggio di Alfonso Marras, eletto coi Riformatori a Oristano. Lo rivendica per sé, nel collegio di Cagliari, il candidato di FI Ivan Piras, vicecoordinatore regionale del partito. L'udienza per questo caso è stata rinviata al prossimo 26 giugno. Contro Marras stamane è stato discusso anche un terzo ricorso, presentato da un altro candidato non eletto, Nello Cappai (Uds).

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