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Stop parziale al Codice degli Appalti. Ecco i punti dell'accordo Lega-M5S

Carlantonio Solimene

Il governo evita la crisi sullo "sblocca-cantieri". Decisiva, per sminare il campo dalle tensioni tra Lega e MoVimento 5 Stelle, la telefonata di Luigi Di Maio a Matteo Salvini. L'intesa tra i due è stata poi tradotta nei dettagli dai relatori del provvedimento in commissione e ha riguardato sostanzialmente la questione della sospensione del "Codice degli Appalti". A svelare alcuni dettagli sono stati i capigruppo al Senato di M5S e Lega, Stefano Patuanelli e Massimiliano Romeo. "Soddisfatti per l'accordo trovato sul decreto 'sblocca-cantieri'. Dopo esserci confrontati anche con i relatori - hanno scritto in una nota congiunta - proporremo al Senato, tra le altre cose, quanto già concordato in sede di commissione, vale a dire un emendamento che prevede , in attesa di una nuova definizione delle regole per liberare da inutile burocrazia le imprese". "Al contempo, sarà garantito - hanno scritto ancora i due capigruppo della maggioranza - il rispetto delle norme e del lavoro già fatto nelle commissioni parlamentari sull'argomento. In particolare saranno anche garantite le soglie già in vigore per i subappalti e salvaguardati gli obblighi di sicurezza per le imprese. Abbiamo svolto un normale lavoro parlamentare che porteremo come maggioranza in commissione e poi in Aula al Senato". Soddisfazione è stata espressa dal leader della Lega Matteo Salvini: "Voi non mi credete mai quando dico che sono ottimista e i problemi si risolvono" ha rivendicato il ministro dell'Interno da Ferrara, dove si trova per sostenere la candidatura a sindaco di Alan Fabbri. "Ci stavamo lavorando da ieri notte, tra persone di buon senso l'accordo si trova, a me come Lega interessava che i cantieri venissero sbloccati e si tagliasse la burocrazia, che tornare a sistemare una scuola, una strada, una casa di riposo fosse semplice. Il codice degli appalti inventato dalla sinistra bloccava tutto e tutti. Se l'accordo c'è si va avanti". A supporto di Salvini, anche il ministro dell'Economia Giovanni Tria. "Il Codice appalti è un'armatura costruita intorno alla normativa europea, che è più leggera e consente a tutti evidentemente di andare avanti". Critica, invece, l'opposizione.  "Con la sospensione di alcune parti del Codice degli Appalti il Movimento 5 stelle si inchina a Matteo Salvini e la maggioranza M5s-Lega manda un segnale pericolosissimo alla malavita: controlli, norme e procedure anticorruzione non vengono ritenuti importanti, possono anche rimanere bloccati per due anni" dichiara il deputato del Partito democratico Carmelo Miceli.