Di Maio offre la Tav per salvarsi
Salvini va in pressing su giustizia, infrastrutture e taglio delle tasse. Pur di evitare la crisi di governo, Giggino sarà costretto a cedere. A partire dall'Alta Velocità
Cambiare tutto affinché nulla cambi. Per sopravvivere allo tsunami provocato dal tracollo del MoVimento 5 Stelle alle Europee, Luigi Di Maio starebbe pensando di affidarsi alla più gattopardiana delle strategie. All'assemblea dei gruppi parlamentari grillini che stasera, presumibilmente, lo processerà, il capo politico si presenterà con un discorso in cui saranno sì analizzati gli errori fatti nel primo anno di esperienza al governo. Ma più che di una responsabilità personale - la sua - il vicepremier punterà i riflettori su quella «collegiale». «Abbiamo sbagliato» sarà il senso delle sue parole, «e per questo è arrivato il momento di cambiare linea». Se poi questo tentativo di rilancio senza mettere in discussione il proprio ruolo avrà successo, questa è tutta un'altra questione. Perché il risultato dell'analisi fatta da Di Maio con i suoi fedelissimi va in tutt'altra direzione rispetto a quello a cui sono giunti i suoi più acerrimi oppositori. Se questi ultimi ritengono che il MoVimento ha perso consenso a causa dell'abbandono delle battaglie identitarie, il capo politico sosterrà esattamente il contrario: e cioè che ad aver pesato è stato proprio l'arroccarsi nel recinto dei temi tradizionali del grillismo, a volte a dispetto del reale volere dell'elettorato grillino del 4 marzo 2018. Ha senso, si è chiesto il vicepremier dialogando con i fedelissimi, aver detto no alla Tav se poi la maggior parte del 32% che un anno fa aveva scelto i Cinquestelle era favorevole alla Torino-Lione?... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI