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Salvini e Di Maio litigano pure sul deficit. E lo spread schizza e sfiora i 290

I due vicepremier se le suonano anche su conti e rapporti con l'Ue

Carlo Antini
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Salvini e Di Maio parlano della legge di bilancio. E lo scontro questa volta si fa davvero serio. Nel governo giallo-verde continuano a volare gli stracci e, nel calderone degli attriti, a far scoppiare l'ennesima scintilla c'è un tabù che il leader della Lega fa cadere senza battere ciglio: "Sforare il vincolo Ue Deficit/Pil del 3%? Non si può, ma si deve" e ancora "se servirà infrangere alcuni limiti del 3% o del 130-140%, tiriamo dritto". Un boomerang che arriva sul tavolo dei mercati e fa schizzare lo spread. Un rialzo che non passa inosservato e che manda su tutte le furie Luigi Di Maio. Parole da "irresponsabile - attacca il pentastellato - prima di spararle su debito-Pil, mettiamoci a tagliare tutto quello che non è stato ancora tagliato in questi anni di spese inutili e di grande evasione". Intanto in queste ore lo spread tra Btp e Bund accelera ancora e raggiunge subito dopo l'apertura i 288 punti, con il rendimento che sale al 2,78%.

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