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Di Battista non esclude il ritorno: pronto a candidarmi

Davide Di Santo
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"Se dopo le elezioni europee, dovesse saltare questo governo, mi ricandiderei". Lo dice Alessandro Di Battista ad Accordi e Disaccordi in onda stasera sul Nove. "Io non me lo auguro e non credo che avverrà anche perché questo governo, per merito dei 5 stelle, sta portando avanti cose interessanti, ma a settembre-ottobre mi ricandiderei". Come capo politico dei 5 stelle? "No, questo no. C'è Luigi Di Maio che è capo politico". E come candidato sindaco di Roma? "No, non è plausibile. Non sono all'altezza di essere il sindaco di Roma. Virginia Raggi è stata all'altezza sempre di più". "Sul caso Siri, il punto non è giudiziario, ma politico come ha capito bene il presidente Conte",  dice ancora Di Battista. "Io auguro a tutti i cittadini di uscire puliti dalle inchieste, non so se possa essere l'unica prova contro Siri un'intercettazione tra due terzi che si dicono della mazzetta di turno, perché magari non può essere una prova sufficiente. Però - prosegue l'ex deputato M5S - il punto non è questo e l'ha colto bene il presidente del Consiglio: il punto è che il sottosegretario Siri ha utilizzato il proprio potere per piazzare degli emendamenti che erano delle marchette nei confronti di Arata, cioè ha utilizzato il suo incarico pubblico per un interesse personale". Sulla possibile candidatura di Di Battista, che aveva annunciato un nuovo lungo viaggio dopo il voto delle europee, è intervenuto lo stesso Luigi Di Maio. "Alessandro ha detto anche che crede che non cadrà governo. Ci sono tante cose da fare", ha detto il vicepremier a Zapping.

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