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Berlusconi in terapia intensiva

Paura per il Cavaliere, operato d'urgenza per un blocco intestinale. I medici del San Raffaele tranquillizzano: intervento riuscito, uscirà fra qualche giorno

Carlantonio Solimene
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La salute di Silvio Berlusconi torna a destare preoccupazioni. E lo fa a meno di quattro settimane dalle Europee, che vedono il leader di Forza Italia candidato capolista in quattro circoscrizioni su cinque. Riaprendo, così, il dibattito sull'opportunità, per l'ottantaduenne ex premier, di impegnarsi in una campagna elettorale così faticosa. Il Cavaliere è stato operato ieri al San Raffaele di Milano per una occlusione intestinale. La decisione è arrivata dopo un lungo consulto tra i medici sull'opportunità di un intervento in anestesia totale. Oggi l'ospedale diramerà il primo bollettino medico. Il leader di Fi ha passato la notte in terapia intensiva, reparto anche gestito dal suo medico di fiducia Alberto Zangrillo. Dall'ospedale hanno fatto sapere che Berlusconi nella notte del 29 aprile avrebbe accusato sintomi addominali. Una TAC ha rilevato uno stato occlusivo a carico del piccolo intestino. «È stato sottoposto in serata a laparoscopia esplorativa che ha permesso di diagnosticare e trattare l'occlusione intestinale da volvolo ileale su una briglia aderenziale dovuta ad un intervento di colecistectomia eseguito 40 anni fa» è stato comunicato attraverso una nota. «L'intervento è correttamente riuscito ed è risolutivo. Il presidente è in salute e sarà dimesso nei prossimi giorni» la conclusione. La notizia del ricovero è stata diffusa nella mattinata di ieri. Il Cavaliere è stato trasportato al San Raffaele in ambulanza e nelle prime ore si è parlanto di una colica renale acuta. Inizialmente si era ipotizzato che Berlusconi potesse essere rapidamente dimesso, al punto da partecipare al programmato incontro di villa Gernetto, nel primo pomeriggio di ieri, per la presentazione dei candidati di Forza Italia alle Europee. Poi la situazione si sarebbe rivelata più seria del previsto e il medico personale del Cavaliere, Alberto Zangrillo, avrebbe deciso di ricoverare l'ex premier per ulteriori controlli. Controlli poi rivelatisi decisivi per la decisione di procedere all'intervento chirurgico. A confermarlo era stata la senatrice Licia Ronzulli, da tempo assistente personale dell'ex premier: «Il professor Zangrillo è stato categorico e quindi il presidente passerà la notte al San Raffaele. Però sta bene. Rimane in osservazione a fare la terapia antalgica con la flebo per la colica». Lui stesso - è stato riferito - avrebbe telefonato a presidente dell'europarlamento Antonio Tajani per rassicurarlo sulla situazione. Nel tardo pomeriggio, infine, sulla pagina Facebook del Cavaliere è apparso un messaggio: «Grazie a tutti per l'affetto e per i tanti messaggi ricevuti. Sono in forma e pronto per questa campagna elettorale!». Frasi scritte, si presume, prima che si rendesse necessario l'intervento. Berlusconi fu ricoverato al San Raffaele anche nel giugno 2016, quando fu operato in seguito a un problema alla valvola aortica. All'epoca il tema fu al centro dello scontro tra i familiari dell'ex premier - e in particolare la figlia Marina - e il «cerchio magico» guidato dalla tesoriera Maria Rosaria Rossi, additata come responsabile dell'eccessivo affaticamento di Berlusconi. Il Cavaliere diradò gli impegni pubblici ma poi tornò in campo con frequenza per la campagna elettorale in vista delle Politiche 2018. Anche la candidatura alle Europee ha destato alcune preoccupazioni in famiglia, ma alla fine ha prevalso la volontà di Berlusconi di impegnarsi a fondo per garantire a Forza Italia un risultato che smentisca la «cannibalizzazione» dei suoi consensi da parte di Lega e Fratelli d'Italia. Negli ultimi tempi, in ogni caso, il Cavaliere si era stato già sottoposto a un piccolo intervento per la riduzione di un'ernia (un mese e mezzo fa circa) e aveva avuto qualche problema a tenere sotto controllo il diabete. Nel corso dell'incontro a villa Gernetto è stato comunque letto l'intervento che Berlusconi aveva preparato, e nel quale è tornato a ribadire l'importanza di dare forza al suo partito «per avvicinare un governo di centrodestra». «I sovranisti, a cominciare dalla Lega, anche se in Italia avranno un buon risultato elettorale in Europa saranno isolati e conteranno poco o nulla» ha scritto l'ex premier.

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