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Salvini e Di Maio volano a Tunisi ma prendono aerei diversi

Domenico Alcamo
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Ci sono momenti in cui le metafore vanno ben oltre il loro significato, e possiamo dire che i mal di pancia del governo, mai come ora, riguardano una questione di posti a sedere. Metaforicamente c' è quello di Armando Siri, il cui ruolo di sottosegretario è al centro della tenzone tra Di Maio e Salvini, con il primo che vorrebbe farlo saltare attraverso il cartellino rosso dell' avviso di garanzia e l' altro che invece mantiene la posizione sulla linea del garantismo. Ma è anche un discorso di posti a sedere d' aereo. Già. Perché al termine di giorni convulsi, febbrili, in cui nel dissidio tra i due alleati è entrato di tutto (dai duelli a colpi di piazze elettorali in Sicilia sino al mistero su «chi ha defollowato chi» su Instagram), si inserisce la piccola questione del viaggio di Tunisi. Oggi, infatti, Salvini, Di Maio e Conte (cui spetta il ruolo disgraziato di arbiter tra i due litiganti) saranno nella città nordafricana. Ma non arriveranno insieme. O meglio, il Presidente del Consiglio e Ministro dell' Interno si. Ma il Ministro dello Sviluppo è già atterrato da qual che ora nella città magrebina, con un volo di linea proveniente da Varsavia, dove si trovava per altre questioni. Allora ecco che il primissimo terreno di confronto, su un tavolino dell' aereo di Stato e forse un caffè (difficile si tratti di una camomilla), rinviato. Magari un po' di ironia ci scappa pure, pensando ai voli separati e a quanto il Movimento 5 Stelle fece epica dell' altrui utilizzo di aerei, Renzi ne sa qualcosa. E allora ecco che s' addensa la curiosità da telenovela su come si svolgerà, oggi, la trasferta nordafricana, che un certo significato ce l' ha. Si firmeranno diversi accordi su temi importanti, come l' interconnessione elettrica, la cooperazione per lo sviluppo. L' Italia ha rapporti commerciali non certo trascurabili con la Tunisia: il nostro export è dato in crescita del 3% annuo fino al 2021, quando è preventivato il raggiungimento della cifra di 3,6 miliardi. L' interscambio commerciale si aggira attorno ai 6 miliardi. E si parlerà, nel vertice, anche di immigrati (la Tunisia è uno dei Paesi con cui l' Italia ha degli accordi di rimpatrio) e della crisi libica. Nel pomeriggio, poi, si svolgerà un forum economico tra i mondi imprenditoriali dei due Paesi, che coinvolge, per parte italiana, una cinquantina di aziende, associazioni di rappresentanza e banche per oltre 100 delegati. Dunque, l' agenda è assai piena, aldilà del giallo manicheo se Di Maio e Salvini si parleranno o meno. In fondo, c' è sempre il viaggio di ritorno, verso un Consiglio dei Ministri che si svolgerà stasera. E lì si, finalmente il volo sarà comune. L' incognita, a quel punto, è se i due si siederanno vicini. Sempre questione di poltrone, la politica.

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