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Salva-Roma in Cdm, Tajani: "Più poteri e investimenti o la Capitale resta ferma"

Daniele Di Mario
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«Il dibattito tutto elettorale sul salva-Roma è assurdo. La questione è molto più seria: in gioco c'è il futuro della Capitale e, quindi, dell'Italia. Mi domando se il governo abbia una visione per la Capitale del Paese. Far pagare ai romani i problemi all'interno della maggioranza gialloverde è da irresponsabili». Antonio Tajani, presidente uscente del Parlamento Europeo e ricandidato capolista per Forza Italia nella circoscrizione Italia Centrale alle elezioni europee del prossimo 26 maggio, è il candidato sindaco di centrodestra ad aver preso più voti a Roma da quando c'è l'elezione diretta dei sindaci. Presidente Tajani, lei da sempre è attentissimo alle vicende della sua città. Oggi ci sarà il CdM sul decreto Crescita che dovrebbe contenere anche la norma «salva -Roma». Che idea si è fatto della questione? «Già quando mi candidai a sindaco, il debito di Roma accumulato dalla sinistra era di 13 miliardi di euro. Il primo salva -Roma fu fatto dal governo Berlusconi, che poi Arad) la legge 49/2009 per dare poteri speciali all'amministrazione con la riforma di Roma Capitale. Purtroppo da allora siamo rimasti fermi. Oggi assistiamo... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI

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