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Più potere ai prefetti se sindaci "distratti". Anti-degrado, è scontro Salvini-Di Maio

L'ordinanza del Viminale fa sbottare il grillino: governa chi prende i voti

Davide Di Santo
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Tra M5s e Lega è ancora scontro sul fronte della sicurezza e della giustizia. Ieri la tensione sulla direttiva emanata dal Viminale sulla nave ong Mare Jonio, oggi la circolare grazie alla quale i prefetti potranno sostituire i sindaci con ordinanze anti-degrado. Non è piaciuta a M5s la nuova mossa del ministro dell'Interno. "Salvini - sottolineano fonti M5s di governo - si impegni a lavorare sulla sicurezza e sulla questione dei rimpatri". Secondo la direttiva i prefetti possono "supplire" ai sindaci "distratti" se il contrasto al degrado non è efficace: è la sostanza della direttiva ai prefetti del ministro Salvini, cui Di Maio replica subito: "È il voto a scegliere chi governa". Sui migranti il leader della Lega tira dritto: "Ho tutta l'autorità di decidere. Il porto lo assegna il ministro dell'Interno, può piacere o no, gli italiani mi pagano per difenderli e questo sto facendo". E ribadisce che "il rischio di infiltrazioni sui barconi è una certezza" puntualizzando che "non mi risulta l'irritazione dei vertici militari".  Ad ora di pranzo il premier Conte ha visto i due vicepremier. Una riunione per affrontare anche il tema del metodo, ovvero come procedere nelle prossime settimane. Del resto era stato lo stesso presidente del Consiglio ad auspicare un incontro settimanale. Ma nel clima di campagna elettorale sono diversi i temi che dividono la maggioranza. Anche quello della Giustizia. La riforma del processo sarà portata "al primo Consiglio dei ministri utile" ha spiegato il Guardasigilli che oggi ha incontrato Conte a palazzo Chigi. Non si è tenuto il vertice di maggioranza previsto in un primo momento, Salvini era impegnato in Umbria. Una assenza che al Movimento 5 stelle non è piaciuta: "La verità è che vogliono boicottare la riforma della prescrizione", spiegano sempre fonti di governo M5s. Anche fonti parlamentari della Lega sottolineano che sul tema della giustizia le posizioni sono distanti.

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