si fanno male da soli
Senza la flat tax i 5 Stelle vanno a casa
Nella campagna elettorale che l’anno scorso portò alla formazione del governo gialloverde di Giuseppe Conte Lega e Movimento 5 stelle avevano sventolato due bandiere su tutte. Quella di Luigi Di Maio era il reddito di cittadinanza, quella di Matteo Salvini la flat tax. Entrambe le bandiere trovarono un posto centrale nel contratto di governo firmato dai due leader politici: il reddito di cittadinanza fu inserito accompagnato pure dalla pensione di cittadinanza a 780 euro, e la Flat tax fu inserita con queste esatte parole: «Il concetto chiave è flat tax, ovvero una riforma fiscale caratterizzata dall’introduzione di aliquote fisse, con un sistema di deduzioni per garantire la progressività dell’imposta, in armonia con i principi costituzionali. In particolare, il nuovo regime fiscale si caratterizza come segue: due aliquote fisse al 15% e al 20% per persone fisiche, partite Iva, imprese». La prima legge di bilancio varata da quel governo ha puntato decisamente sulla bandiera gialloverde, varando reddito e pensione di cittadinanza... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI