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Arriva il preservativo di cittadinanza

Proposta di trenta senatori Cinque stelle per abbattere l'Iva sui contraccettivi più popolari. Per finanziarla servono 50 milioni l'anno. "Servirà a combattere le malattie tra i giovani"

Alberto Di Majo
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Potrebbe arrivare presto il «preservativo di cittadinanza». Una trentina di senatori del M5S ha presentato un disegno di legge che punta a ridurre l'Iva «sui profilattici maschili e femminili per la prevenzione delle malattie e infezioni sessualmente trasmissibili». Una misura che costerebbe 50 milioni di euro all'anno. I senatori che l'hanno proposta (tra questi Marinello, Sileri, Castellone, Bottici, Catalfo, Leone, Drago, Guidolin) spiegano, nella relazione che accompagna il disegno di legge, che ci sono innanzitutto ragioni di salute per abbassare l'Iva, e dunque il prezzo, dei preservativi. «Le infezioni sessualmente trasmesse costituiscono un esteso gruppo di malattie infettive diffuso in tutto il mondo, che può essere causa di sintomi acuti, infezioni croniche e gravi complicanze a lungo termine per milioni di persone ogni anno». Specificano anche le infezioni più diffuse: «Candida vaginale, clamidia, herpesgenitale, HIV e AIDS, papillomavirus umano, trichomonas vaginalis, pediculosi del pube, sifilide». Peraltro, aggiungono, «i giovani tra 15 e 24 anni rappresentano la fascia di età più esposta allo sviluppo di queste patologie». Citano anche alcune relazioni... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI 

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