Caos Tav, si rischia la rottura. Scenario terribile: cosa temono i grillini
Trattativa a oltranza per evitare il crac. I sospetti di Paragone su Giorgetti per i contatti con Draghi e Saccomanni. Berlusconi va a caccia...
Che succede? È la domanda che aleggia un po' dappertutto, dai Palazzi ai bar e gli autobus. L'aggiornamento a ieri è un muro contro muro tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio sul Tav. Parti in campo: il leader della Lega per il sì, l'omologo del M5S per il no. Dunque il governo è forse nel momento più critico del suo mandato e la parola «crisi» aleggia sopra la cronaca dei fatti e in qualche dichiarazione (tipo il sottosegretario Buffagni). Perciò, pur con tutta la cautela possibile proviamo a disegnare le ipotesi che potrebbero aprirsi, nel caso in cui i prossimi giorni vedano configurarsi l'irreparabile. Lo scenario più probabile è quello di nuove elezioni, che converrebbero un po' a tutti. Matteo Salvini ai nastri di partenza sarebbe in pole position per Palazzo Chigi, in un assetto che naturalmente spingerebbe – dopo l'eventuale fine burrascosa dell'esperienza di contratto con il Movimento – verso il ritorno di uno schema con il centrodestra, all'interno del quale una Forza Italia credibilmente molto ridimensionata nel numero dei parlamentari non lo impensierirebbe più di tanto. Un ritorno al voto in tempi brevi, però, potrebbe convenire anche a Luigi Di Maio. Lo stato di emergenza, con... SE VUOI CONTINUARE A LEGGERE CLICCA QUI