In Sardegna testa a testa Solinas-Zedda. Crollo per il M5s di Desogus
I candidati di centrodestra e centrosinistra appaiati nella corsa a Governatore. Staccato il grillino
Si configura un testa a testa alle elezioni regionali in Sardegna fra Christian Solinas, candidato per il centrodestra, e Massimo Zedda, per il centrosinistra. Il M5s sarebbe in calo, pur restando il primo partito. Nella corsa alla presidenza della Regione, in base agli exit poll pubblicati sul sito del Corriere della Sera, Solinas sta in una forbice che va dal 36,5 al 40,5 per cento, mentre Zedda lo insegue a poca distanza, tra il 35 e il 39 per cento. Il candidato del Movimento Cinque Stelle: Desogus si ferma tra il 13,5 e il 17,5 per cento. Sul fronte dei singoli partiti il M5S risulterebbe il più votato, fra il 14,5 e il 18,5 per cento, anche se i suoi consensi calano. Poco più di un anno fa i sardi avevano scelto M5S per la Camera il 42,5 per cento degli elettori e per il Senato il 42,2 per cento. Il Pd si attesta tra il 13 e il 17 per cento e la Lega è al terzo posto, con una forbice tra il 12 e il 16 per cento. Seguono Forza Italia (6-10 per cento) e Fratelli d'Italia (2-5 per cento). L'affluenza alla chiusura dei seggi alle 22 è stata del 53,75%, 1,4% in più rispetto alle elezioni del 2014. "Dagli exit poll risultiamo prima forza politica. Attendiamo i risultati definitivi. Considerando che è la prima volta che ci presentiamo alle regionali in Sardegna siamo molto soddisfatti del fatto che entreremo nel consiglio regionale per la prima volta", ha fatto sapere in una nota il Movimento 5 stelle. Il commento dal fronte dem arriva con Matteo Ricci (Pd) che su twitter parla di disfatta pentastellata: "sono solo exit poll ma denotano comunque due tendenze. Un grande recupero di Massimo Zedda e il crollo verticale dei 5stelle. Aspettiamo domattina i dati reali". "Eravamo in 60 candidati contro 1320, tanti acchiappavoti, radicati nel territori. Noi non siamo radicati così. Dobbiamo porci il problema di come organizzarci nel territorio, è un problema che esiste. Faremo una riflessione e cercheremo di attrezzarci meglio", ha commentato a urne chiuse sugli exit poll il parlamentare Pino Cabras del M5S. A livello di coalizioni, il centrodestra sarebbe avanti, con una forbice tra il 43 e il 47 per cento, rispetto al 27-31 per cento delle liste di centrosinistra. Sulla base degli exit poll Zedda avrebbe goduto del voto disgiunto, in arrivo sia dalle forze di centrodestra che del Movimento 5 Stelle. "C'è stato un crollo del M5s, gli italiani vogliono cambiare. Il messaggio dei cittadini è chiaro, ma non credo che le elezioni sarde possano determinare la caduta del governo", è la sottolineatura del presidente del parlamento europeo ed esponente di Forza Italia Antonio Tajani. Ad accendere la polemica politica nel giorno della consultazione elettorale sarda è stato il ministro dell'Interno Matteo Salvini che dal mattino ha rotto il silenzio elettorale con un appello al voto sui social, scatenando l'ira delle opposizioni. Nella domenica di voto non ha dato tregua la protesta dei pastori per il prezzo del latte. Intorno alle 8.30, a seggi aperti, un camion cisterna che trasportava è stato bloccato nei pressi di Orune (Nuoro). Nell'assalto due uomini armati hanno costrettoil conducente del camion a sversare il latte sulla strada. Lunedì con lo spoglio delle schede al via alle 7 arriveranno i risultati reali e si vedranno anche gli effetti della vertenza latte sulla consultazione elettorale regionale in Sardegna.